Anticipare l’avvio del percorso scolastico per finire tutti a 18 anni?/1

La proposta di ridurre di un anno la durata del percorso liceale ha riaperto il dibattito di dieci anni fa sull’obiettivo di concludere il percorso scolastico a 18 anni come avviene in molti Paesi europei, ridando voce alle diverse ipotesi di ingegneria istituzionale per conseguire quel traguardo che avrebbe posto i nostri giovani in una condizione di parità nei confronti dei coetanei europei per l’acceso allo studio universitario e al lavoro.

Nel dibattito attuale, interessante sì ma, secondo noi e secondo altri osservatori, arrivato fuori tempo massimo, visto che i giochi di riforma sono fatti, c’è chi ha riscoperto l’ipotesi di anticipare l’obbligo scolastico a cinque anni. Una ipotesi che non intaccherebbe la struttura attuale, ormai definita, del percorso scolastico (5+3+5 anni), ma ne potrebbe anticipare l’avvio.

Cosa vuole dire e quali conseguenze potrebbe avere anticipare l’obbligo a cinque anni?

Le risposte possono essere due e sono già state esplorate o tentate da due ministri dell’istruzione, Luigi Berlinguer e Letizia Moratti.

Berlinguer, nel suo documento del 1997, predisposto per aprire il dibattito sulla riforma dei cicli, aveva parlato di obbligo a cinque anni. La reazione negativa da parte delle scuole dell’infanzia che avrebbero perso una cospicua parte della loro struttura e dell’utenza, aveva fatto cadere la proposta prima che venisse chiarita nella sua reale portata (obbligo a cinque anni o anticipo di un anno della scuola primaria?). Sappiamo tutti come è finita. Il ministro ripiegò sull’accorciamento di un anno del primo ciclo (scuola di base della durata di sette anni al posto dei cinque più tre di elementare e media) e il suo obiettivo di arrivare ai 18 anni è poi naufragato per la forte ostilità di una parte del sindacato e del mondo della scuola.

Il ministro Moratti, dopo essere stata costretta a rinunciare all’ipotesi di accorciamento di un anno della durata dei licei, ha rivolto la sua attenzione all’avvio anticipato dell’intero percorso scolastico. Non ha anticipato l’avvio dell’obbligo ma ha consentito l’ingresso anticipato nella scuola primaria: una soluzione non strutturale che, tuttavia, non ha risolto il problema di fondo, riemerso in questi giorni, per portare tutti al diploma a 18 anziché a 19 anni.