ANDIS: OK a stato giuridico per legge, standard, assunzioni da parte delle scuole

Il Consiglio nazionale dell’ANDIS (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici), riunitosi a Torino, in un ordine del giorno approvato al termine dei lavori accentua notevolmente la distanza dell’Associazione dalle posizioni di quella che per molti dei suoi soci è stata in passato – e in parte resta – la principale organizzazione sindacale di riferimento, la Flc-Cgil.

Dopo aver invitato il nuovo governo ad evitare “la logica del punto a capo“, dando attuazione alle nuove Indicazioni nazionali e al Regolamento dell’obbligo di istruzione, due tra le principali misure assunte dal precedente governo, l’ANDIS introduce elementi di novità, per non dire di rottura con il passato, su almeno tre punti: la richiesta che siano indicati “con precisione e concisione” gli standard di apprendimento, la valorizzazione dell’autonomia e del ruolo della singola scuola “anche nella selezione del personale“, e la sottrazione della formazione di base e di quella in servizio, alla contrattazione sindacale. Questa materia, “come in generale le questioni di stato giuridico“, precisa l’Associazione, potrebbe essere meglio regolata dalla legge.

Queste aperture dell’ANDIS a posizioni tradizionalmente contestate dal sindacato scuola della CGIL si devono probabilmente, oltre che ad una realistica valutazione del quadro politico uscito dalle elezioni del 13-14 aprile, alla necessità per l’ANDIS di non perdere il contatto con le Associazioni delle Scuole Autonome, in notevole crescita in molte Regioni e portatrici di forti istanze autonomistiche. Ma è chiaro che questa presa di posizione non potrà essere accolta con piacere dalla Flc-Cgil, soprattutto per quanto riguarda il forte ridimensionamento della contrattazione sindacale che essa implica.