Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Alunni stranieri: un’errata corrige da correggere

Nelle Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, emanate nel febbraio scorso, a proposito dell’iscrizione scolastica, era stata inserita una frase inappropriata e in contrasto con la prassi fino ad ora seguita che si poteva prestare ad interventi limitativi per il diritto allo studio dei minori.

Questa la frase: Non vi è obbligo da parte degli operatori scolastici di denunciare la condizione di soggiorno irregolare degli alunni che stanno frequentando la scuola e che, quindi, stanno esercitando un diritto riconosciuto dalla legge.

Il passaggio infelice è quello del non obbligo di denunciare la condizione di soggiorno irregolare, che equivale ad una facoltà di denunciare, rimessa alla decisione della scuola.

Il rischio di caricare la scuola di una responsabilità che assolutamente non le compete e, soprattutto, di indurre le famiglie clandestine ad evitare l’iscrizione dei figli, è stato segnalato al Miur che lo scorso 20 maggio ha provveduto ad emanare il seguente avviso di errata corrige.

“In mancanza di documenti la scuola iscrive comunque il minore straniero poiché tale situazione non influisce sull’esercizio del diritto all’istruzione”.

Ma che errata corrige è? La facoltà di denunciare la situazione irregolare c’è rimasta tutta, come prima. Anzi. Correggendo altro aspetto si è indirettamente confermata la parte incriminata che era tutta da togliere o radicalmente cambiare.

L’Anci ha apprezzato la buona volontà del Miur, ma, a nostro parere, la correzione non basta. 

L’errata corrige è da correggere.   

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