Alternanza scuola-lavoro. Un caso esemplare a Treviso

L’istituto dell’alternanza scuola-lavoro, entrato in ordinamento nel sistema scolastico italiano con il decreto legislativo n. 77/2005, sembra aver trovato una straordinaria applicazione che potrebbe essere di esempio in molte situazioni di ragazzi con difficoltà di apprendimento e a rischio di dispersione scolastica. Succede in Veneto, dove un sedicenne, ripetente e ”refrattario” ai banchi di scuola sarà preparato a sostenere l’esame di maturità da un carrozziere di Mogliano Veneto (Treviso) nella cui officina lavorerà per otto ore al giorno.

È l’applicazione-limite delle nuove norme in materia  di alternanza scuola-lavoro individuata dalla Confartigianato di Treviso in collaborazione con l’istituto professionale ”Ipsia”, al quale il giovane è  iscritto, che permetterà al ragazzo di percorrere una pista preferenziale e di presentarsi agli esami con i suoi compagni di classe.

L’iniziativa è stata spiegata ieri alla stampa dal preside dell’istituto, dai vertici dell’associazione artigiana e dal carrozziere-tutor, fra i cui compiti, oltre che l’insegnamento del mestiere, vi sono anche la trasmissione delle nozioni di matematica, lingua italiana e lingua inglese necessarie a superare l’esame previsto dalla legge per il conferimento del titolo di studio superiore.

Nel periodo estivo, inoltre, grazie alle normative che estendono l’utilizzo dei voucher anche agli studenti, il giovane potrà continuare a prestare il proprio servizio, questa volta retribuito, nella stessa azienda.

In questo modo, è stato spiegato, sarà possibile da un lato evitare un caso di dispersione scolastica e dall’altro utilizzare le capacità lavorative di un minorenne.