Al sindacato non piace la circolare sulla valutazione nel primo ciclo

La recente circolare del Miur sulla valutazione degli alunni e sull’esame di terza media (C.M. n. 49/2010) non è piaciuta alla Cgil-scuola per una serie di ragioni, prima delle quali  la sostanziale sfiducia nella capacità dei docenti di saper valutare “correttamente” gli esiti scolastici degli allievi.

Suggerimenti e raccomandazioni ministeriali per una buona valutazione sono considerati dal sindacato di Pantaleo un atto di sfiducia, tanto che, a riprova di tale tesi, nel commento sindacale vengono evidenziati i numerosi passaggi della circolare che insistono sul rischio di una valutazione approssimativa, sull’utilizzo formale e burocratico di voti e giudizi, su valutazioni superficiali, comportamenti opportunistici dei docenti nelle prove di esame, ecc.

Il sindacato dichiara che contesterà nelle sedi opportune questo atteggiamento del MIUR!

Nel prosieguo del commento la Cgil-scuola afferma che rimangono completamente aperti i dubbi e le difficoltà sulle modalità di valutazione introdotte con le normative emanate, come, ad esempio la rigidità nel calcolo del voto finale dell’esame di Stato, determinato “dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5”, che finisce per accrescere a dismisura il peso dell’esame rispetto al percorso scolastico ed impedisce una reale valutazione formativa di ciascun alunno.

È singolare – conclude il sindacato – che solo in questo caso la circolare, di fronte a questa evidente distorsione introdotta nella prassi valutativa, fa appello alla professionalità dei docenti per far sì “che il voto conclusivo sia il frutto meditato di una valutazione collegiale delle diverse prove e del complessivo percorso scolastico dei giovani candidati“.