Acquisto mascherine FFP2, il giallo si infittisce

Ha suscitato polemiche l’indicazione fornita alle scuole – a seguito del Protocollo stipulato il 4 gennaio 2022 tra il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19, il Ministro della Salute, Federfarma, Assofarm e Farmacie Unite – di acquistare le mascherine di tipo FFP2 a favore degli alunni e del personale scolastico in regime di autosorveglianza “presso le farmacie che hanno aderito al Protocollo”, come indicato nella circolare del Ministero dell’istruzione dell’1 febbraio scorso.

Era stata l’Associazione DirigentiScuola, a denunciare che “i dirigenti scolastici dovrebbero recarsi presso le farmacie convenzionate per ordinare le mascherine FFP2 al prezzo calmierato di € 0,75 l’una”, mentre “le stesse certificate mascherine sono vendute sulla piattaforma MEPA a € 0,20”.

Tuttoscuola ha approfondito la questione e ha scoperto che la situazione è ancora più complessa e che c’è un “convitato di pietra” di cui si è persa traccia nei vari passaggi (decreti, protocolli, circolari, etc), ossia i rivenditori autorizzati. E ciò potrebbe cambiare di molto anche come le scuole dovrebbero muoversi per gli ingenti acquisti di mascherine che complessivamente dovranno essere fatti a brevissimo. Vediamo perché, mettendo in fila i fatti.

Il decreto-legge n. 4 del 27 gennaio scorso, all’art. 19 – Misure urgenti per la scuola, l’università e la famiglia, comma 1, prevede che le mascherine FFP2 possano essere acquistate non solo dalle farmacie convenzionate, ma anche da altri rivenditori autorizzati. Ecco il testo:

“Al fine di assicurare la fornitura di mascherine di tipo FFP2 a favore degli alunni e del personale scolastico in regime di autosorveglianza di cui all’articolo 4 del decreto-legge 7 gennaio 2022, n. 1, sulla base di un’attestazione dell’istituzione scolastica interessata che ne comprovi l’effettiva esigenza, le farmacie e gli altri rivenditori autorizzati che hanno aderito al protocollo d’intesa stipulato ai sensi dell’articolo 3 del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 229, forniscono tempestivamente le suddette mascherine alle medesime istituzioni scolastiche, maturando il diritto alla prestazione di cui al comma 2. Per l’attuazione del primo periodo, il fondo per l’emergenza epidemiologica da COVID-19 per l’anno scolastico 2021/2022 di cui all’articolo 58, comma 4, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, è incrementato nel limite di spesa di 45,22 milioni di euro nel 2022″.

Mentre è stato reso pubblico il protocollo che, per impulso del Commissario straordinario Gen. Figliuolo, è stato firmato per le farmacie, a cui rimanda anche la circolare del MI dell’1 febbraio, nulla si sa di un eventuale protocollo con “gli altri rivenditori autorizzati”. Sul sito della Presidenza del Consiglio si trova solo il primo: https://www.governo.it/it/dipartimenti/commissario-straordinario-lemergenza-covid-19/cscovid19-contratti/14658

Però il sito del ministero www.istruzione.it fa riferimento ad altri rivenditori autorizzati in una specifica notizia, in cui si legge che “È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge n.4 del 27 gennaio 2022, con misure urgenti connesse all’emergenza Covid. Alcune di queste riguardano anche la scuola. In particolare, si prevede la distribuzione di ffp2 in modo gratuito al personale e agli alunni in autosorveglianza. Per finanziare questa misura sono stati previsti 45,22 milioni di euro. La fornitura avverrà direttamente da parte delle scuole: l’istituzione scolastica interessata comproverà l’esigenza di mascherine, le farmacie e gli altri rivenditori convenzionati le forniranno tempestivamente”. La notizia è rinvenibile a questo indirizzo: https://www.miur.gov.it/-/scuola-dalla-distribuzione-delle-mascherine-ffp2-ai-test-antigenici-gratuiti-per-la-primaria-in-gazzetta-ufficiale-il-decreto-con-le-nuove-misure-di-s

Invece la circolare MI dell’1 febbraio dice: “Tali mascherine saranno acquistate, sulla base di un’attestazione dell’Istituzione scolastica interessata che ne comprovi l’effettiva esigenza, presso le farmacie che hanno aderito al Protocollo (…)”.

E proprio alla notizia sul sito del Ministero dell’istruzione fa riferimento un rivenditore della provincia di Brescia che, riportando l’estratto della pagina del Ministero e aggiungendo “Fonte miur.gov.it”, scrive alle scuole: “In merito allo stanziamento di fondi per gli Istituti Scolastici, offriamo a tutte le scuole sul territorio nazionale l’occasione di acquistare direttamente da noi, con tariffe convenzionate come riportate sotto”. E offre le mascherine FFP2 certificate CE a partire da 0,24 euro al pezzo per confezioni da 20 pezzi imbustate. Un prezzo ben inferiore a quello di 0,75 euro che offrono le farmacie. Altre offerte ci risulta che stanno arrivando alle scuole da molteplici fornitori.

Cosa devono fare dunque le scuole?

In questo momento, le istituzioni scolastiche sono state invitate dalla circolare ministeriale a presentare il modulo di richiesta delle mascherine FFP2 per acquisti da farsi presso le farmacie convenzionate, che in alcuni casi non applicano alcuna scontistica, come avevamo previsto in altra nostra notizia di oggi. Una decisione che ignora quanto disposto dal DL 4/2022 pubblicato soltanto dieci giorni fa e pienamente vigente.

Insomma – riepilogando – le istituzioni scolastiche, in base a norme di rango primario (non solo il DL 4/2022 art. 19 ma anche l’articolo 3 del decreto-legge 30 dicembre 2021 n. 229), potrebbero rivolgersi ad altri rivenditori diversi dalle farmacie. Sulla scorta di una circolare ministeriale e dei relativi allegati (con le modalità per ottenere i fondi dal Ministero per pagare le fatture) sarebbero ad oggi invece tenute ad acquistare presso le farmacie.

Le proposte dei rivenditori sono a prezzo notevolmente competitivo, a 0,20-0,30 euro a mascherina, rispetto allo 0,75 euro indicate dal ministero dell’istruzione.

Prima che scoppi un putiferio di ricorsi da parte dei soggetti diversi dalle farmacie – che potrebbero mettere in difficoltà le stesse scuole – è opportuno che venga fatta chiarezza, precisando chi attualmente abbia titolo a fornire alle scuole le mascherine. Il commissario straordinario ha firmato protocolli con altri rivenditori autorizzati? Di conseguenza, il ministero dell’istruzione dovrebbe immediatamente correggere il tiro e, d’intesa con il Governo e lo stesso commissario straordinario Figliuolo, dovrebbe anche informare al più presto le istituzioni scolastiche sulla regolare procedura di acquisto, aperta per legge anche ad altri rivenditori, e inserire sulla piattaforma Sidi alla sezione “Rilevazione andamento emergenza  COVID-19” i rivenditori autorizzati.

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