A Roma le Indicazioni sono soltanto… on line

Il tascabile delle nuove Indicazioni nazionali (per il curricolo) voluto dal ministro Fioroni per ciascun insegnante come guida di lavoro per questo primo anno scolastico del biennio di sperimentazione, è fonte di polemiche. Qualcuno ha gridato allo scandalo sostenendo che sarebbe stato meglio dare più soldi alle esauste casse scolastiche con i bilanci in rosso profondo. Intanto quel libretto, tirato in centinaia di migliaia di copie da una rivista scolastica di Napoli, nelle scuole di Roma ancora non c’è, e nemmeno sono arrivate alle scuole informazioni per il ritiro presso il CSA.
Come è noto, Fioroni, dopo aver fatto stampare nel mese di agosto oltre mezzo milione di copie delle Indicazioni per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo, preparate da una apposita commissione, le ha presentate durante un’apposita conferenza stampa il 4 settembre, dando però disposizione che le copie fossero consegnate alle scuole, per ciascun insegnante, solamente dal 5 settembre, dopo il varo ufficiale.
Nel frattempo molti collegi docenti, già convocati, avevano già impostato il lavoro. Soprattutto a Roma non tutti sanno del libretto stampato appositamente per loro, né sanno molto delle nuove Indicazioni che qualche volonteroso ha reperito on line sul sito del ministero, stampandone copia per sé e colleghi.
In fondo l’idea del ministro, a parte gli strani tempi di consegna alle scuole e il top secret che ne ha preceduto la diffusione, non era sbagliata, visto che tutti gli insegnanti sono stati invitati a riflettere ed operare nel prossimo biennio scolastico proprio su quel documento, ma che ne rimangano esclusi migliaia di insegnanti a due passi dal Ministero, centro di elaborazione e produzione, è davvero inspiegabile.