
Confindustria applaude: il Paese ha bisogno di ricerca e formazione
Nonostante l’evidente disappunto di Prodi Bersani e Mussi, Montezemolo è andata giù duro ieri in fatto di formazione e ricerca in Italia, in un Paese proiettato su quello che sarà nel 2015 e non solo oggi.
La crescita “deve essere – ha detto Montezemolo – la missione di tutti” e non solo delle imprese, che già sono le protagoniste di una ripresa di cui “non ci possiamo accontentare” perché “non è ancora consolidata, è fragile e si spegnerà rapidamente se saremo lasciati soli”.
Liberare dunque le forze produttive cominciando ad abbassare una pressione fiscale sulle aziende che “non è accettabile” e “facendo pagare le tasse a tutti”.
Ma non solo: riformando le relazioni industriali inserendo più flessibilità, rilanciando le liberalizzazioni e la competitività, premiando la produttività, finanziando ricerca ed innovazione, mettendo mano ad opere infrastrutturali che non possono mancare in un Paese moderno.
Per fare tutto ciò – ha concluso Montezemolo – è necessario “ritrovarsi attorno al senso di una missione condivisa” e “costruire, tutti insieme, un clima di fiducia nel futuro, senza temere di essere coraggiosi e responsabili, pragmatici e visionari”.
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