
Un antico proverbio africano dice che Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio. Il proverbio è antico, ma il senso resta valido anche oggi, anzi più che mai oggi è tempo che la società assuma in modo responsabile un ruolo educativo. Le Indicazioni Nazionali del 2012 sottolineano che:
“La presenza di comunità scolastiche, impegnate nel proprio compito, rappresenta un presidio per la vita democratica e civile, perché fa di ogni scuola un luogo aperto alle famiglie e ad ogni componente della società, che promuove la riflessione sui contenuti e sui modi di apprendimento, sulla funzione adulta e le sfide educative del nostro tempo, sul posto decisivo della conoscenza per lo sviluppo economico, rafforzando la tenuta etica e la coesione sociale del Paese”.
L’idea di un progetto pilota di Città Educante nell’Istituto Comprensivo di Castellucchio (MN) nasce durante il Convegno Nazionale della rete Scuole Dialogiche, tenutosi a Bergamo nel dicembre del 2023, con l’incontro tra Dirigente Dott.ssa Olimpia Palo e il fondatore dell’educazione diffusa, il Professor Paolo Mottana dell’Università di Milano Bicocca.
L’educazione diffusa è una proposta che si basa sull’idea di un cambiamento radicale dell’idea della formazione di bambini e ragazzi, non più legata agli edifici scolastici, curricoli ed orari rigidi, ma alla convinzione che l’educazione avvenga a contatto con le situazioni reali, nella società. L’educazione diffusa chiama, quindi, tutto il corpo sociale a rendersi disponibile per insegnare qualcosa, il territorio diviene una grande risorsa non solo di apprendimento, ma anche di legame sociale. Il ruolo della scuola è quello di una sorta di campo base, luogo di progettazione e organizzazione di quanto sarà realizzato nel reale attraverso esperienze autentiche sperimentate da bambini e ragazzi. Si tratta di esperienze autentiche in quanto esse vengono vissute anche attraverso il corpo e i sensi, antenne potenti nei più piccoli che rendono l’apprendimento significativo e duraturo. Le pratiche dialogiche vengono messe in atto nella fase di co-progettazione con i rappresentanti della comunità del territorio coinvolti, nella logica dell’andare oltre la programmazione dettagliata delle attività per porre un’attenzione ad una VISIONE che porti all’agire un cambiamento, nella consapevolezza della responsabilità condivisa.
Grazie all’intuizione di una Dirigente illuminata, a docenti mossi dalla passione, alla fiducia incondizionata espressa dai genitori e al supporto continuo e competente dell’ Amministrazione comunale, le classi prime della scuola primaria di Rivalta e Rodigo hanno iniziato questo progetto pilota nell’anno scolastico 2024-2025, con la realizzazione di due uscite esperienziali a settimana sul territorio che potessero rappresentare opportunità educative. Il paese è diventato un “laboratorio educativo” che promuove autentico apprendimento laboratoriale, apprendimento per scoperta sotto la guida di docenti mentori, accompagnatori, guide e organizzatori di campi di esperienza. L’osservazione dei mentori è fondamentale per cogliere le attitudini dei bambini, intercettarne i bisogni e accompagnare i piccoli nella soddisfazione dei bisogni emersi. Questa osservazione attenta e discreta, unita a successivi confronti tra docenti, occasioni di autovalutazione e stesure di diari di bordo sarà alla base del processo di valutazione.
Le esperienze dell’IC di Castellucchio hanno avuto luogo presso aziende agricole, panifici, un pastificio, una carrozzeria, negozi vari, sartoria, il mercato, con attività di scoperta del mondo delle api, della vita del fiume, la navigazione, le canoe, della lavorazione della lana e dell’argilla, della carice e l’impagliatura, ma anche presso luoghi pubblici che solitamente collaborano con la scuola quale la Biblioteca e il Comune.
La conoscenza e la trasmissione delle tradizioni locali unitamente alle idee e ai valori del territorio educano all’esercizio della cittadinanza. I laboratori organizzati stanno contribuendo in maniera rilevante alla crescita completa dei bambini coinvolti, che hanno l’opportunità di ampliare le proprie conoscenze in modo coinvolgente, di agire la competenza in contesti che permettono loro di osservare, sperimentare, leggere e comprendere la realtà del proprio territorio. Il percorso di crescita avviene perché i bambini hanno l’opportunità di conoscere meglio sé stessi, scoprire attitudini ed essere accompagnati a sviluppare i propri talenti in un processo di orientamento continuo nella costruzione del proprio progetto di vita.
Questa scuola e questa comunità si ascoltano e dialogano e stanno lavorando in sinergia per creare spazi di apprendimento inclusivi e fruibili da tutti, stanno educando alla convivenza, contribuendo senz’altro al benessere della comunità stessa, cambiando il paradigma educativo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Registrati a tuttoscuola
Benvenuto su Tuttoscuola.com!
Registrati a tuttoscuola
Grazie per esserti registrato
controlla il tuo indirizzo di posta per attivare il tuo abbonamento