
Libri di testo completamente gratuiti nella scuola dell’obbligo. La proposta che la FLC CGIL ha inviato alla Camera dei deputati

Anche quest’anno la riapertura delle scuole è coincisa con una stangata per le famiglie a causa delle spese sostenute per l’acquisto di libri di testo il cui costo non è esente dagli aumenti prodotti dalla spinta inflazionistica. A questi aumenti si aggiungono poi sia quelli per l’acquisto del corredo scolastico sia quelli per l’acquisto dei dispositivi informatici ormai sempre più indispensabili al pari della cancelleria. Una situazione questa che ricade pesantemente sulla tenuta economica delle famiglie italiane che, per garantire il diritto all’istruzione delle proprie figlie e dei propri figli, oltre a dover far fronte all’aumento dei costi per l’acquisto dei libri scolastici e dei prezzi di tutto ciò che riguarda il restante materiale scolastico, devono fare anche i conti con gli aumenti del costo dell’energia e dei beni di prima necessità. Per questo oggi, mercoledì 18 ottobre, la FLC CGIL ha prodotto un contributo scritto e inviato alla Commissione VII (Cultura, Scienza e Istruzione) della Camera dei deputati proprio riguardante il costo dei libri di testo.
“Abbiamo proposto la creazione di un fondo statale che garantisca la completa gratuità dei libri di testo per le alunne e gli alunni che frequentano la scuola dell’obbligo – spiega il sindacato – senza trascurare la gratuità per l’acquisto dei sussidi prodotti in formato digitale o misto. Chiediamo ovviamente un sostegno che rappresenti la garanzia di un’omogenea prestazione dei supporti informatici al fine di evitare disparità e disuguaglianze sul livello territoriale derivanti dall’uso di strumentazioni informatiche assai differenziate e diversamente performative. Abbiamo anche ipotizzato che, nella fase di transizione verso la completa gratuità, si adotti il modello del servizio in comodato d’uso con il relativo prestito dei libri alle famiglie di studentesse e studenti, anche frequentanti l’ultimo triennio della secondaria di secondo grado, che ne facciano richiesta e che dovranno poi riconsegnarli alla fine dell’anno scolastico per l’ulteriore riutilizzo nell’anno scolastico successivo”.
“Sarebbe necessaria – precisa la FLC CGIL – , infine, l’introduzione di agevolazioni sotto forma di buoni libro da destinare alle famiglie di tutte le studentesse e gli studenti frequentanti la scuola secondaria di primo e secondo grado, compreso il triennio finale della scuola secondaria di secondo grado per la corresponsione di un sostegno economico rientranti nella fascia media delle dichiarazioni ISEE, erogato in misura inversamente proporzionale al livello di reddito”.
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