Prime occupazioni a Milano contro la Riforma

Sono iniziate stamattina in diverse scuole elementari e medie inferiori occupazioni simboliche da parte dei genitori che si riconoscono nella “Rete scuole” in difesa del tempo pieno e contro la riforma del ministro Moratti. Le manifestazioni, autogestite, si svolgono fuori dai plessi scolastici oppure negli atri degli istituti e hanno lo scopo di informare sulle conseguenze cui porterebbe l’approvazione del decreto attuativo. L’attività didattica è comunque garantita.

Nel pomeriggio in alcune scuole (una sessantina, secondo gli organizzatori, quelle che aderiscono alla protesta) al termine delle attività didattiche sono state annunciate vere e proprie occupazioni dove, accanto all’attività informativa, ci sarà spazio per merende, intrattenimenti teatrali, pubbliche discussioni sul testo della riforma, laboratori, e preparazione della giornata di mobilitazione indetta per domani con due cortei che sfileranno per le vie della città.

La “Rete scuole” (che ha un proprio sito Internet) in particolare protesta contro la riduzione dell’orario scolastico obbligatorio a 27 ore, la riforma del tempo pieno e del tempo prolungato, l’introduzione della figura del Tutor, la riduzione degli insegnanti di sostegno e degli interventi a favore degli alunni stranieri.