Riforma: rinvio del decreto, perché?

Il rinvio dell’esame da parte del consiglio dei ministri del decreto legislativo sulle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzione suscita alcuni interrogativi.

Il ministro Moratti li ha fugati riconducendo il rinvio all’assenza del Presidente del consiglio durante la seduta. “Il Presidente Berlusconi – ha detto la Moratti – ha chiesto di essere presente all’esame di tre provvedimenti previsti nell’ordine del giorno del consiglio dei ministri e quello sulla scuola era uno dei tre”.

Ben diversa la tesi del responsabile scuola della Margherita Giovanni Manzini. “Fa sorridere – afferma il parlamentare – la motivazione addotta dal ministro, in quanto e’ noto a tutti che le ragioni di questo rinvio vengono dall’opposizione del Tesoro, che considera il provvedimento privo di copertura finanziaria, e dalla contrarietà dell’Udc a introdurre la figura del maestro prevalente. D’altra parte – prosegue Manzini – è inaccettabile che si arrivi a portare in Consiglio dei ministri un decreto che modifica profondamente l’organizzazione scolastica senza essersi prima confrontati con gli enti locali, le Regioni e le forze sociali”.