
Cultura classica: ha ancora un senso lo studio del latino e del greco?
Il liceo classico da alcuni anni registra un calo degli iscritti. L’indiscusso “riconoscimento sociale” del liceo classico si è indebolito. Se ne è parlato molto anche sui quotidiani. Il punto cruciale è perché mai un giovane dovrebbe iscriversi al liceo classico. Riflettere sul problema della presenza della cultura classica nella scuola italiana è certamente più utile che non fare la rituale polemica suai processi di riforma. Come dovremmo comportarci di fronte a questa situazione? Cambiare sistema? Lasciare tutto come sta? Cogliere l’opportunità del dibattito per riflettere e proporre delle modifiche?
Per ragionare su tutto ciò, il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale del Lazio, Maddalena Novelli, ha promosso alcuni eventi di dibattito e riflessione sul tema del classico e della sua “in-attualità”, coinvolgendo non soltanto il mondo accademico e della cultura, ma anche e soprattutto esponenti dell’economia, della scienza, dell’editoria, della politica e dello spettacolo. L’obiettivo è insomma sensibilizzare la società civile ad una riflessione su senso e fini della formazione superiore oggi, nella società della conoscenza.
Venerdi 11 aprile 2014 al Liceo E.Q.Visconti (Aula Magna dalle 8,30 alle 13,30) si svolgerà il primo appuntamento del processo “In-attualità del liceo classico?”. La mattinata vedrà una serie di interventi di confronto tra le ragioni a favore e quelle contro gli studi classici. Accusa, difesa, testimoni argomenteranno per permettere ad un Collegio di “Probi viri” di formulare un verdetto motivato a conclusione dei lavori. Il dibattito sarà aperto dal Ministro Stefania Giannini, dall’Ambasciatore di Grecia S.E. Themistoklis Demiris e dal Direttore Maria Maddalena Novelli. Animeranno il confronto tra gli altri Alberto Felice De Toni, Innocenzo Cipolletta, Massimo Guarascio, Gian Antonio Stella, Giovanni Maria Flick, Luigi Berlinguer, Luciano Benadusi, Luca Telese.
In tempi in cui va consolidandosi una sbrigativa tentazione di contrapporre decisione e dialogo, l’iniziativa del Direttore Novelli, con la collaborazione della Soprintendenza speciale per i Beni Archeologici di Roma e con il sostegno dell’associazione nazionale degli insegnanti di storia dell’arte, è un segnale di qualche importanza.
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