5 novembre: change the way!
Hanno scelto un’espressione inglese, Change the way!, gli studenti aderenti all’UdU (universitari) e alla Rete (medi) come parola d’ordine per invitare i loro compagni a partecipare alle varie iniziative, compresi flash mob, indette in tutte le città italiane nella giornata del 5 novembre sui temi dell’istruzione e del diritto allo studio “per denunciare i problemi delle nostre scuole e università chiedendo di invertire la marcia contro le politiche di austerity” e in vista della iniziativa internazionale per il diritto allo studio in calendario per il 15 novembre.
“Il 15 Novembre ci mobiliteremo in tutta Italia allo slogan ‘Change the Way!’, perché è tempo di invertire la marcia su Scuola e Università”, ha dichiarato Gianluca Scuccimarra Coordinatore dell’ Unione degli universitari, spiegando: “Il 5 novembre in tutta Italia si svolgeranno dei flash mob durante i quali esporremo i cartelli stradali raffiguranti i disastri della scuola e dell’università italiane per dire che vogliamo invertire marcia”.
L’idea è quella di “far invertire la marcia a tutti i passanti per spiegare che il mondo dell’istruzione necessita di cambiamenti radicali, di investimenti sostanziosi e di una riforma strutturale”, ha detto a sua volta Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli studenti medi, aggiungendo: “Il Dl Scuola non ci dà le risposte che ci aspettavamo, e la legge di stabilità non migliora affatto la situazione. Le nostre difficoltà sono ogni giorno maggiori e per questo saremo in piazza il 15 novembre”.
Per l’Udu, “l’inversione di marcia deve essere un’inversione oltre che italiana anche e soprattutto europea affinché politiche di austerity come quelle portate avanti sino ad oggi non siano la causa della chiusura delle nostre università come è accaduto ad Atene“.
E l’appello degli studenti italiani è rivolto anche agli studenti degli altri Paesi europei che “il 15 novembre saranno insieme a noi per il diritto allo studio e che domani 5 novembre in Francia scenderanno in piazza in difesa dell’accesso libero all’istruzione”.
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