Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

I BES che fanno discutere

Ai BES (Bisogni Educativi Speciali) per i quali, dopo la direttiva ministeriale, il Miur ha emanato una apposita circolare applicativa (n. 8/2013), TuttoscuolaFOCUS ha dedicato ampia attenzione nel numero scorso, sottolineando che “il ministro Profumo(…) ha voluto regolamentare le situazioni rimaste fino ad oggi senza tutela legislativa. Gesto tanto apprezzabile quanto discutibile. Se è vero che ha dato visibilità a un mondo sommerso, individuandone contorni e specificità, è altrettanto vero che ha usato impropriamente le leggi speciali (la 104 sui disabili e la 170 sui DSA) per estendere anche agli alunni con difficoltà di apprendimento le provvidenze da esse previste”.

Vanno distinti i due piani su cui si sono sviluppati la direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 sui BES e la relativa circolare n. 8 del 6 marzo 2013, elaborate al Miur confrontandosi anche con associazioni e scuole: il piano pedagogico-organizzativo e quello normativo-istituzionale.

Sotto l’aspetto pedagogico, tanto di cappello. Per quanto riguarda invece il profilo normativo-istituzionale non possiamo non manifestare la nostra perplessità.

Per una materia tanto importante quanto complessa sarebbe stata necessaria una legge apposita che individuasse ambiti di intervento, risorse e soggetti preposti. Una legge espressione della società civile che potesse trovare prima di tutto in Parlamento una condivisione e un opportuno coinvolgimento.

Il ministro Profumo ha preferito una scorciatoia interna. Per darvi legittimità ha utilizzato leggi speciali che hanno altri contenuti (la 104 per i disabili e la 170 per i DSA): un artificio dettato dalla volontà di raggiungere il risultato.

Se possiamo convenire sul merito, non possiamo condividere il metodo e la forma dello strumento adottato. I due provvedimenti nascono deboli e potrebbero non ottenere tra gli insegnanti una convinta applicazione, a cominciare dai nuovi GLH (Gruppo di Lavoro per l’Handicap) ora denominati GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione), destinati ad abbracciare ogni tipologia di alunni in difficoltà. Speriamo sinceramente di essere smentiti, ma potrebbero esserci d’ora in poi più problemi che soluzioni e difficili rapporti tra genitori e scuola a cominciare dalla valutazione degli alunni. E il contenzioso è in agguato.

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