80 mila? 50 mila? 97 mila? Posti a go-go nella scuola. Cerchiamo di capire cosa sono
Lo studio di Tuttoscuola/2
Sembrano quasi un esercito schierato alle porte della scuola quelle decine di migliaia di docenti e personale ATA di cui il ministero dell’istruzione ha annunciato in questi giorni l’assunzione.
Andranno ad occupare nuovi posti e nuove cattedre istituiti appositamente per l’emergenza del covid-19 oppure saranno stabilizzati su posti già esistenti e privi di titolare? L’uno e l’altro.
Gli interventi predisposti dal Governo in tema di organici sono finora tre, e hanno toccato da un lato la creazione di nuovi posti conseguenti allo sdoppiamento di molte classi per garantire il distanziamento, dall’altro la stabilizzazione di una fetta rilevante dell’organico ordinario.
Cominciamo dai posti aggiuntivi per affrontare l’emergenza.
Ci sono prima di tutto 50 mila nuovi posti, prevalentemente da assegnare a docenti, finanziati dalla legge “Rilancio”, istituiti appositamente come prima tranche per affrontare l’emergenza.
Dovrebbero valere in via transitoria soltanto per il 2020-21 e verranno assegnati a personale con contratto a tempo determinato fino al 30 giugno 2021.
Le nomine su questi 50 mila posti decorreranno dal 1° settembre 2020.
Questi 50 mila per il momento sono gli unici posti di nuova istituzione che vanno ad aggiungersi a quelli già esistenti. Ne dovrebbero arrivare forse altrettanti con 1,3 miliardi di euro già stanziati. Si arriverebbe così a ben 100 mila posti aggiuntivi.
Ci sono poi circa 80 mila posti che verranno assegnati ai vincitori dei concorsi ordinari e straordinari banditi nei mesi scorsi; in questo caso non sono nuovi posti.
Si tratta di posti che si renderanno vacanti nei prossimi tre-quattro anni (una prima quota vacante c’è già) e che verranno assegnati ai vincitori dei concorsi.
Nell’immediato non producono alcun effetto sulle scuole.
Hanno invece un effetto immediato di stabilizzazione del personale con nomina in ruolo dal 1° settembre 2020 quasi centomila persone (97.223): 84.808 docenti nominati dalle GAE (Graduatorie ad esaurimento) e da Graduatorie di merito (GM) di preesistenti concorsi, 472 docenti di religione cattolica dalle GM del primo concorso, 91 unità di personale educativo, 11.323 unità di personale ATA.
Anche questi 97.223 vanno ad occupare subito altrettanti posti esistenti, senza incremento del numero di cattedre; tuttavia, rispetto alle ordinarie immissioni in ruolo che si effettuano ogni anno, quest’anno in via straordinaria le nuove nomine andranno a ricoprire quasi tutti i posti vacanti, riducendo sensibilmente la quota di precariato. Un fatto inedito in queste proporzioni.
Leggi lo studio di Tuttoscuola
Scuola: nel prossimo anno più insegnanti, meno precari
Un colpo deciso al precariato
Il tasso di precariato scende rispetto all’anno scorso
Solo gli utenti registrati possono commentare!
Effettua il Login o Registrati
oppure accedi via