430 milioni di euro per residenze universitarie

Una specifica azione per sostenere le attività di orientamento nelle università con la prossima programmazione del sistema universitario 2004-2006 e un intervento preciso in termini di finanziamento del Miur per l’edilizia universitaria: è stato tolto il vincolo del 6 per cento per i finanziamenti di collegi e impianti sportivi. Sarà il ministro con propri decreti a dare priorità a questi interventi, senza più vincolo. E’ quanto ha annunciato il ministro Letizia Moratti, intervenuta oggi alla presentazione della “Carta dei Principi” dei collegi universitari.

Per quanto riguarda il cofinanziamento delle residenze universitarie, ha aggiunto il ministro, risultano disponibili oltre 400 milioni di euro, di cui 120 di stanziamenti, mentre gli altri 280 saranno reperiti attraverso l’accensione di mutui con la Cassa depositi e prestiti a completo carico dello Stato. A questo importo, ha spiegato ancora il ministro, si aggiungono circa 30 milioni di euro previsti dalla finanziaria 2004 per l’esercizio 2005. L’importo da destinare alle residenze sale, ha aggiunto Moratti, ad oltre 430 milioni di euro. Una “carta dei principi” che evidenzi iniziative e caratteristiche comuni dei 45 collegi, le residenze universitarie riconosciute dal Miur, dislocate in 14 città e che forniscono servizi di alloggio, ma anche integrativi allo studio, di attività didattica, scientifica, di orientamento e tutorato a quattromila studenti italiani e non solo. Una “carta” con la quale le residenze di eccellenza si confrontano da oggi con i partner europei per avviare un network sovranazionale di formazione universitaria con l’obiettivo di aprire ai giovani le possibilità offerte dalla casa comune europea. La “carta” è stata presentata ufficialmente oggi dalla Conferenza permanente che rappresenta i collegi, nel corso di un incontro con il ministro Letizia Moratti e il presidente della Conferenza dei Rettori, Piero Tosi.

“Interdisciplinarità dell’ambiente, ricchezza e vivacità culturale, condivisione di motivazioni etiche e di criteri di valutazione necessari all’esercizio delle professioni, apprendimento delle regole della convivenza e delle relazioni sociali, qualità della residenzialità e dei servizi”: questi, come ha sottolineato il ministro, i punti di forza dei Collegi la cui tradizione fu inaugurata nel 1180 da un pellegrino inglese che, di ritorno dalla Terrasanta, acquistò una camerata dell’Hotel Dieu di Parigi per ospitare gratuitamente diciotto ragazzi bisognosi da educare.

Moratti ha voluto rimarcare l’importanza della funzione di orientamento svolta dai collegi: due studenti su tre, ha ricordato, compiono le scelte relative al loro percorso di studio in solitudine. Una mancanza per colmare la quale “nei collegi viene assicurato un sevizio di tutorato che ha lo scopo di orientare e assistere i ragazzi durante tutto il corso degli studi”. Importante per il ministro anche l’orientamento post-laurea perchè il mondo universitario e quello delle professioni, ha spiegato, “faticano a dialogare, mentre percorsi di stage e orientamento aumentano in modo sensibile la possibilità dei giovani di trovare lavoro”.

Piero Tosi, secondo il quale “va potenziato il rapporto tra sistema delle università e collegi”, ha affermato che ogni università dovrebbe avere strutture di accoglienza di questo tipo. Oggi – ha aggiunto – sul piano del diritto allo studio c’è una inadeguatezza che deriva dalla storia e non dalla politica: non si è sufficientemente pensato alla mobilità degli studenti, cioè alla possibilità, che può essere favorita dai collegi, di scegliere tra diverse opzioni”. E a questo fine, secondo Tosi, dovrebbe svilupparsi anche il rapporto tra università e soggetti privati.

Sia Moratti che Tosi hanno ricordato il contributo dei collegi all’integrazione europea mediante l’assegnazione di borse per soggiorni di studio all’estero e l’ospitalita’ di studenti stranieri nelle strutture delle residenze riconosciute. Presenti all’incontro, fra gli altri, Anne Lonsdale, direttrice di uno dei College dell’università di Cambridge e Inaki Cires, del consiglio del Colegios Mayores di Spagna.