33 mila studenti in meno nelle scuole del Mezzogiorno

Mentre nelle scuole statali del Nord vi saranno nel nuovo anno scolastico 46 mila studenti più dell’anno scorso, nelle scuole del Mezzogiorno, Isole comprese, vi saranno invece più di 33 mila banchi vuoti.

 

Continua al Sud e nelle Isole, dunque, la tendenza al decremento della popolazione scolastica ormai in atto da anni e che nell’ultimo decennio, come evidenziato anche dal Miur (www.istruzione.it) nella recente pubblicazione sulla sintesi dei dati della scuola statale, ha visto la flessione del 3% degli iscritti nella scuola dell’infanzia, del 12%-14% nelle scuole primarie, del 12-13% nelle scuole secondarie di I grado.

 

Fanno eccezione a questo calo generale di popolazione scolastica gli istituti di istruzione secondaria superiore che dal 1999-2000 hanno beneficiato dell’innalzamento dell’obbligo scolastico con effetti attuali di onda lunga del fenomeno.

 

Rispetto allo scorso anno, secondo dati ufficiosi del Miur, la scuola statale dell’infanzia avrà 4.376 bambini meno dello scorso anno nelle regioni del Sud e 1.600 in meno nelle Isole, mentre nelle altre aree geografiche del Paese, grazie soprattutto alla presenza di bambini di nazionalità non italiana, avrà oltre 8 mila iscritti in più.

 

Anche nella scuola primaria il fenomeno del decremento di alunni è significativo al Sud (meno 4.373) e nelle Isole (meno 2.756), mentre sia nel Nord Est che nel Nord Ovest si conferma il fenomeno opposto dell’incremento (anche qui grazie agli alunni stranieri), per quantità che sfiorano in entrambe le aree le 11 mila unità. Nelle scuole del Centro l’incremento supera le 6 mila unità.

 

L’ex-scuola media (scuola secondaria di I grado), in flessione di iscritti in quasi tutta Italia (si salva solamente il Nord Est), fa registrare al Sud 17.368 studenti meno dello scorso anno e nelle Isole 8.160 in meno.  

 

Gli istituti di istruzione secondaria di II grado beneficiano in tutto il Paese degli effetti dell’innalzamento dell’obbligo scolastico che dal 1999-2000 ha determinato incrementi di iscritti ovunque.

 

Tuttavia, mentre nelle aree settentrionali l’incremento di iscritti rispetto allo scorso anno è stato superiore alle 9 mila unità nel Nord Ovest e di quasi 10 mila nel Nord Est, al Sud è stato soltanto di 2 mila e 300 unità e nelle Isole di 3 mila e 200 in più.

 

Differenza di iscritti nelle scuole statali tra il 2004-2005 e il 2005-2006

Area

Scuola infanzia

Scuola primaria

Scuola second.

 I grado

Scuola second.

 II grado

Totale

NORD OVEST

  2.575

10.770

  1.314

  9.031

   21.062

NORD EST

  2.905

10.939

    1.172

  9.991

   25.007

CENTRO

  3.161

  6.072

  3.415

  5.633

   11.451

SUD

– 4.376

– 4.373

– 17.368

  2.332

– 23.785

ISOLE

– 1.600

– 2.756

  8.160

  3.256

    9.260

Nazionale

2.665

20.652

– 29.085

30.243

 24.475

Elaborazione Tuttoscuola su dati Miur

 

Poiché il futuro degli istituti superiori dipende soprattutto dalla attuale situazione del primo ciclo d’istruzione, le prospettive della popolazione scolastica del Mezzogiorno sono piuttosto preoccupanti, perché tra scuola primaria e scuola secondaria di I grado già dal prossimo settembre vi saranno in meno al Sud quasi 22 mila studenti e nelle Isole circa 10 mila.   

 

I banchi vuoti generano anche chiusura di classi e cancellazione di posti di insegnante.

 

Al Sud da settembre vi saranno 761 posti in meno; nelle Isole 391 in meno; nelle restanti aree del Paese vi sarà invece incremento di posti che toccheranno nel Nord Est le 527 unità, nel Nord Ovest 426 e al Centro 315.

 

Se non si considera l’aumento di posti determinato dall’incremento di studenti degli istituti superiori, la riduzione complessiva di posti tra scuola primaria e scuole secondaria di I grado è molto più consistente: 784 posti in meno al Sud e 760 nelle Isole.