3 ottobre 2010: L’Aimc scende in piazza

L’associazione professionale dei maestri cattolici (Aimc), in collaborazione con la Conferenza Episcopale italiana, ha organizzato per domenica 3 ottobre la manifestazione “Cento piazze per la sfida educativa” , in occasione della ricorrenza del 65° anno di fondazione. L’iniziativa è stata presentata a Roma in una conferenza stampa condotta da Paola Bustaffo, direttore agenzia Sir, da Giuseppe Desideri, Presidente dell’associazione e da don Maurizio Viviani, direttore dell’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della CEI.

L’evento “assume – secondo Giuseppe Desideri – il significato di un vero e proprioinvito all’agorà’” per richiamare l’attenzione di tutti sulla necessità di uscire dalla equazione: educazione = famiglia + scuola e sottolineare che “sullo sviluppo di tutti e soprattutto dei giovani giocano un ruolo né secondario né trascurabile altri “mondi” i cui confini risultano difficilmente individuabili e delineabili”. Il nuovo programma si fa attraverso “il rapporto diretto con il nostro popolo“, ed è l’unica via che abbiamo per far uscire la scuola dall’angolo in cui è rinchiusa. “Non bisogna avere paura della comunità – ha continuato Desideri – altrimenti cherazzadi associazione siamo? Basta con i risentimenti, con le paure, con le sterili polemiche o dichiarazioni d’intenti, cerchiamo un filo rosso che ci possa mettere in sintonia con le speranze delle persone ed in particolare dei giovani“. Quindi andiamo “In” piazza – ha concluso Desideri – “non per chiedere, ma per offrire“. Non c’è spirito nostalgico in questa sottolineatura – ha concluso il presidente Desideri –  “ma solo l’orgoglio di costruire una nuova grande scommessa educativa”. Occorre certamente un’alleanza con le forze politiche ma i nostri compagni di strada sono le famiglie, i docenti, gli studenti, i precari della scuola, i giovani che non trovano un lavoro stabile.

Mons. Viviani ha ricordato che “L’educazione non è questione riservata al contesto familiare e sociale, ma coinvolge tutte le dimensioni e gli ambiti in cui si vive e si cresce, e perciò è necessario promuovere un’alleanza per l’educazione”.

Domenica 3 ottobre 2010, data non scelta a caso ma volutamente abbinata alla ricorrenza della giornata mondiale del docente del 5 ottobre, in contemporanea in 110 piazze del territorio nazionale è previsto l’allestimento di un gazebo, la distribuzione di materiale informativo nonché il lancio dell’iniziativa ‘un quaderno per amico’ per la raccolta fondi da destinare alla costruzione di una scuola in Africa ed al sostegno agli educatori della Cooperativa ‘Piccolo principe’ in Romania. 

Un’associazione di professionisti di scuola è credibile quando sprigiona idee, progetti e contenuti decisivi per il cammino delle riforme. E’ pertanto del tutto naturale che una tradizione culturale come quella cattolica, non racchiusa in una nicchia nostalgica, abbia voglia di giocare un ruolo da protagonista e decisivo nella definizione del profilo delle politiche formative.