18 marzo: Flc Cgil e Gilda guidano lo sciopero della scuola

Mercoledì 18 marzo è il giorno dello sciopero dei lavoratori del comparto scuola indetto dalla FLC Cgil e dalla Gilda degli Insegnanti.

L’organizzazione coordinata da Rino Di Meglio motiva l’astensione dal lavoro con i tagli indiscriminati agli organici e il progressivo impoverimento del sistema dell’istruzione italiano. Di Meglio ha dichiarato di aver “invitato più volte il ministro Gelmini a costruire un confronto chiaro e costruttivo ma da parte sua non c’è mai stata una reale disponibilità ad ascoltare e recepire le richieste“. Di fronte – ha continuato il coordinatore della Gilda – a questo ‘muro di gomma’, non possiamo che ricorrere allo sciopero per difendere la scuola pubblica statale e i troppi docenti che, a causa dei tagli selvaggi stabiliti dal Governo, rischiano di perdere il lavoro“.

Più ampie e articolate invece appaiono le ragioni dello sciopero della FLC Cgil, per la quale la protesta è sia contro il governo, sia – soprattutto – “per ottenere delle cose“, come “riavere il maltolto, cioè le risorse tagliate dalla legge 133/08“, “il ritiro delle norme tante care a Brunetta che penalizzano chi è ammalato“, “il ritiro del disegno di legge Aprea sulla scuola che non solo cancella l’autonomia delle singole istituzioni ma penalizza e avvilisce la libertà d’insegnamento e l’autonomia professionale di docenti e dirigenti, oltre a togliere completamente la parola al personale Ata“, e “il ritiro del ddl Sacconi che cancella il diritto di sciopero, l’unica arma di legittima difesa dei lavoratori“.

Lo sciopero contro “i tagli e le presunte riforme (i regolamenti) di Gelmini” che “stanno mettendo in grave crisi il funzionamento ordinario della scuola pubblica” (queste le parole che il sindacato di via Leopoldo Serra usa nella propria newsletter) sarà come di consueto animato da diverse manifestazioni a livello regionale e provinciale in tutta Italia. Queste troveranno il loro apice nella manifestazione nazionale dal titolo “I giovani per il futuro del Mezzogiorno: istruzione e formazione per uscire dalla crisi”, che si svolgerà al Teatro Politeama di Palermo con la partecipazione di Domenico Pantaleo, segretario generale FLC Cgil e di Guglielmo Epifani, segretario generale CGIL.

Sosterranno lo sciopero molti parlamentari del Partito Democratico (spiccano come prime firmatarie Ghizzoni, Coscia, Bastico e Garavaglia) l’Unione degli Universitari, la Rete nazionale precari della scuola, la Rete degli studenti medi, il Movimento di Cooperazione Educativa, il CIDI, Rifondazione Comunista, il SISA (Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente), Margherita Hack, i i Comunisti italiani, i CIP (Comitati Insegnanti Precari), Legambiente Scuola e Formazione, la Fgci e molte associazioni professionali, dei genitori e degli studenti.