Valutazione degli studenti, il potere del collegio dei docenti resta intatto

L’intento del nostro lettore e dirigente scolastico Salvatore Provenzani di avere risposte circa il possibile indebolimento del ruolo del Collegio dei docenti con l’introduzione del nuovo regolamento sulla valutazione, trova una sponda quanto mai qualificata nell’intervento chiarificatore di Max Bruschi, consigliere del ministro dell’Istruzione ed estensore del provvedimento.

Invitiamo come di consueto gli altri lettori a dare i loro contributi sul tema, scrivendoci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Caro Tuttoscuola,

l’intervento del Preside Provenzani mi spinge a intervenire per fare la necessaria chiarezza a proposito del “sei in tutte le materie” necessario, dal prossimo anno scolastico, per accedere alla maturità. Non mi soffermo sul valore di questa disposizione, ma mi limito a sottolineare come la maturità “gentiliana” prevedesse ben altri ostacoli (quattro prove scritte, orale su tutte le materie e sui programmi nazionali degli ultimi tre anni)… e proprio per questo era ammesso lo studente anche con il 5 in tutte le materie…

C’è invece un punto che richiede la massima chiarezza. Non c’è nessun “colpo mortale” “al valore tradizionale della collegialità nella valutazione” e non mi sarei mai sognato, quale estensore del provvedimento, di prevedere “che il consiglio non ha il potere di modificare la proposta di voto che non è più tale, ma è appunto il voto del singolo Docente”. Nulla di tutto questo.

Non c’è un rigo del regolamento che possa essere interpretato in tal senso, nulla è stato abrogato né introdotto su tale materia rispetto alla normativa. E’ invece richiamata (art. 1 comma 2) la dimensione individuale e collegiale della valutazione e l’articolo 197, comma 1, del testo unico : “1. I voti di profitto e di condotta degli alunni, ai fini della promozione alle classi successive alla prima, sono deliberati dal consiglio di classe al termine delle lezioni, con la sola presenza dei docenti”. Dunque, come sempre, il singolo docente propone e il collegio dispone.

Tanto, mi auguro, possa essere “suggel ch’ogn’uomo sganni”.  

Max Bruschi

Consigliere del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

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