Tra millennials e centennials, Aprea e Ascani a confronto

La sede romana dell’università telematica e-Campus (via Matera 18) ospita uno stimolante incontro tra due parlamentari impegnate sui temi dell’innovazione educativa, Anna Ascani del Partito Democratico, attualmente sottosegretaria al MPI, e Valentina Aprea, deputata di lungo corso di Forza Italia, che rappresenta come capogruppo in commissione Cultura.

L’incontro, moderato dal direttore di Tuttoscuola Giovanni Vinciguerra, avrà luogo il giorno 26 febbraio alle ore 18, e sarà per le due esponenti politiche l’occasione per dialogare sui rispettivi recenti contributi alla riflessione sui fabbisogni educativi delle ultime generazioni: i Millennials, nati dal 1981 al 1999, dei quali si occupa la Ascani nel suo volume quasi autobiografico (la Ascani è nata nel 1987) Senza Maestri. Storie di una generazione fragile (prefazione di Matteo Renzi, Rubbettino editore, Soveria Mannelli, 2019), e gli ancora più giovani Centennials, nati nel XXI secolo, dei quali si occupa il saggio di Valentina Aprea La scuola dei centennials (Egea editore, Milano, 2019), già segnalato da Tuttoscuola.

Si tratta, in entrambi i casi, di giovani cresciuti a contatto con le nuove tecnologie, ma con una differenza, legata all’avvento di internet 2.0 e dei social, che i millennials hanno comunque dovuto imparare, mentre i Centennials li vivono come elementi costitutivi del loro ambiente naturale. Come scrive Aprea nel suo libro si tratta di “ragazzi avvezzi fin dalla nascita ad utilizzare internet, smartphone e tablet: si sentono a loro agio nella rete, pensano e comunicano in modo diverso da tutte le generazioni precedenti”: per loro serve una “formazione 4.0”, da costruire in interazione con l’analoga evoluzione tecnologica dei processi produttivi, reinterpretando in tal senso l’alternanza studio-lavoro. Una sfida per il sistema-Paese e non solo per il governo in carica.

Per i Millennials invece, osserva Ascani, la discontinuità con il passato è stata più forte e avvertita, e questo li ha resi più fragili perché nel passaggio dalle vecchie alle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione non sono stati assistiti dagli adulti, tra i quali i loro stessi insegnanti: sono rimasti insomma Senza Maestri, come spiega nel libro, che racconta in modo anche emotivamente partecipato le esperienze professionali e di vita di cinque giovani, suoi coetanei. Ne parliamo in modo più ampio nella notizia successiva.

Da notare che la sede nella quale si svolge il confronto, una università telematica, è essa stessa rappresentativa delle nuove frontiere dell’insegnamento e dell’apprendimento, ed è interessata alla tematica in discussione, tanto che e-Campus ha deciso di riconoscere un CFU agli studenti partecipanti iscritti alla facoltà di Psicologia (corsi triennali in Scienze dell’Educazione e della Formazione e in Scienze dell’Educazione e della Prima Infanzia). Verrà inoltre rilasciato un attestato di partecipazione. Seguirà cocktail.

La sala ha un limitato numero di posti, si consiglia di prenotarsi al numero verde 800271789 oppure scrivendo a eventiecampus@uniecampus.it