Stabilizzazione insegnanti, Padoan: ‘Tecnici al lavoro per stabilire il numero di posti’

Il ministero dell’Istruzione e il Mef sono al lavoro per determinare il numero di docenti precari da stabilizzare. A sostenerlo è il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan rispondendo a una interrogazione del Question time alla Camera, sulla stabilizzazione del personale del comparto scuola assunto con contratti a termine.

Corretta definizione del contingente

“I tecnici del ministero dell’Istruzione stanno lavorando insieme a quelli del Mef per giungere a una corretta definizione del contingente tenendo in considerazione tutti i parametri e gli elementi di valutazione a disposizione” ha detto Padoan citando le risorse stanziate nel fondo istituito dalla legge di bilancio 2017, di 140 milioni di euro nel 2017 e di 400 milioni dal 2018 da ripartire con decreto del ministro dell’Istruzione di concerto con il ministro dell’Economia.

Il numero dei posti

“Il numero di posti in organico di fatto da far confluire nell’organico dell’autonomia – ha sostenuto Padoan – deve essere individuato tenendo conto della spesa annuale di personale, delle progressioni economiche di carriera, degli arretrati e delle ricostruzioni di carriera nonché gli oneri connessi alla carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti di ruoli con un importo nominale di 500 euro annui per ciascun posto. L’individuazione dovrà essere coerente con i principi contabili generali”. “Il numero di docenti da stabilizzare, tenuto conto del costo unitario medio lordo comprensivo di tredicesima mensilità, dell’onere commesso alla ricostruzione delle progressioni delle carriere e delle risorse della legge di bilancio 2017, potrà essere individuato – ha concluso – solo sulla base di informazioni puntuali sullo stato pubblico amministrativo dei docenti che si intende stabilizzare”.

Giordano: ‘Solo propaganda sui precari della scuola’

“Nella risposta di Padoan alla nostra interrogazione sulla stabilizzazione del personale del comparto scuola assunto con contratti a termine, anche alla luce di un recente pronunciamento della Cassazione, il ministro ha usato linguaggio criptico che non nasconde però un differente approccio tra il Miur e il Mef. Il primo propagandistico, con numeri enormi e probabilmente impossibili oltre che illusori per i precari della scuola, e uno tecnico, asettico, realistico. Da Padoan un richiamo alla realtà alla ministra Fedeli che in questi giorni sta utilizzando cifre e numeri sproporzionati rispetto alle possibilità reali. Dalla Fedeli solo propaganda sui precari della scuola”. Lo afferma il vicepresidente della commissione Cultura di Montecitorio Giancarlo Giordano di Sinistra Italiana-Possibile (SI) in Aula a Montecitorio nel corso della replica al ministro Padoan durante il Question Time di SI sulla stabilizzazione del personale del comparto scuola assunto con contratti a termine. “Questi – prosegue l’esponente della Sinistra – sono i frutti amari della Buona Scuola: ora tocca ai precari domani saranno le premialità per i dirigenti. Padoan parli con la ministra Fedeli, le spieghi la situazione reale, le spieghi che quando si sparano cifre a casaccio si gioca sulla pelle delle persone in carne e ossa che vivono la precarietà come condizione di vita. Il governo faccia uno sforzo e riconosca i diritti di questi professionisti della scuola che li hanno visti riconosciuti sia da una sentenza della Corte Europea che dalla Corte di Cassazione. Perché parliamo di diritti, non di favori,” conclude Giordano. Lo rende noto l’ufficio stampa gruppo parlamentare Sinistra Italiana-Possibile