Sciopero scuola del 6 marzo: rischia di più Azzolina o i sindacati?

La conferma dello sciopero scuola anticipato al prossimo 6 marzo, dipenderà quasi certamente da quanto sarà recepito all’interno dei regolamenti dei concorsi scuola (in particolare di quello straordinario per la scuola secondaria) rispetto alle proposte sindacali presentate attraverso i pareri del CSPI. Se i testi ministeriali sui concorsi rimarranno sordi alle richieste unanimi dei sindacati, lo sciopero scuola sarà inevitabile.

Poiché dopo quasi cinque anni dallo sciopero scuola fortemente partecipato contro la Buona Scuola del maggio 2015, quello del prossimo 6 marzo sarà il primo proclamato dai maggiori sindacati della scuola (l’Anief, diventato rappresentativo, dovrà decidere se schierarsi contro il Ministro), è interessante capire chi da questa astensione dal lavoro per l’intera giornata potrà perderci in termini di consenso e di credibilità politica.

Per uno sciopero scuola che ha come obiettivo sostanziale la tutela del personale precario, i sindacati corrono il rischio di non avere la partecipazione massiccia della categoria, come invece era successo nel 2015 quando gli obiettivi della protesta avevano interessato tutto il personale scolastico.

Se lo sciopero scuola dovesse vedere prevalentemente l’adesione del personale precario con una minima partecipazione di solidarietà del restante personale, per i promotori sarebbe un risultato che non esalterebbe ruolo e funzione rivendicativa nei confronti della controparte governativa. Diversamente, uno sciopero scuola molto partecipato creerebbe non poche difficoltà al ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina e forse allo stesso Governo Conte. 

Il Ministro sta ancora muovendo i primi passi alla ricerca di consenso e di credibilità politica, e non può permettersi di rompere le relazioni sindacali e di essere costretta a trattare da una posizione di debolezza. Dovrà allora decidere se fare l’azzardo del giocatore di poker per “vedere” se l’avversario ha tutte le carte in regola per vincere la partita, o se trovare un compromesso prima.