Ok voti in decimi, via Invalsi da esame di 3 media: come cambia la valutazione

Deleghe Buona Scuola, i decreti applicativi/2

Contrariamente a quanto era atteso da tempo con riferimento ai testi ufficiosi in circolazione, la valutazione nel primo ciclo d’istruzione (scuola primaria e secondaria di I grado) conferma il voto in decimi, con conseguente esclusione dell’ipotizzata valutazione in lettere.

Il testo, infatti, precisa all’art. 2 (Valutazione nel primo ciclo) : “La valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni nel primo ciclo, ivi compresa la valutazione dell’esame di Stato, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo vigenti, è espressa con votazioni in decimi che indicano differenti livelli di apprendimento”. C’è tuttavia una formulazione ambigua (e per certi aspetti potenzialmente rivoluzionaria) nell’art. 6, a proposito dell’ammissione alla classe successiva nella scuola secondaria di primo grado.

Si prevede, infatti che “Il consiglio di classe delibera l’ammissione alla classe successiva e all’esame conclusivo del primo ciclo sulla base di una valutazione complessiva, non inferiore a sei decimi, relativa alla sufficiente acquisizione dei livelli di apprendimento previsti al termine del percorso”.

Cosa significa valutazione complessiva? Media dei voti delle singole discipline? Valutazione globale senza indicazioni del voto delle singole discipline?

La “sufficiente acquisizione dei livelli di apprendimento previsti” significa voto sufficiente (sei decimi) in ogni disciplina oppure il consiglio di classe può decidere l’ammissione o la non ammissione con una valutazione globale e indistinta?

Occorre un chiarimento del testo per evitare un contenzioso infinito.

Inoltre il testo regolamenta in modo nuovo le prove Invalsi nelle quali entra a pieno titolo, dopo italiano e matematica, anche l’inglese.

Nella scuola primaria le rilevazioni nazionali si effettuano nelle classi seconde soltanto per italiano e matematica (come adesso), nelle classi quinte anche per inglese.

Nella secondaria di I grado le prove Invalsi non sono più previste nell’esame finale di licenza, ma si effettuano nel mese di aprile relativamente alle discipline di italiano, matematica e inglese; le prove costituiscono requisito di ammissione all’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione.

Per la scuola secondaria di II grado, oltre alle rilevazioni da effettuare, come sempre, nelle seconde classi, gli studenti iscritti all’ultimo anno di scuola secondaria di secondo grado sostengono prove a carattere nazionale, volte a verificare i livelli di apprendimento conseguiti in italiano, matematica e inglese.

Leggi le nostre analisi dei decreti delegati:

I testi
Deleghe Buona Scuola: leggi i testi dei decreti applicativi

Inclusione
– Inclusione: prima riflessione sulle innovazioni principali
Sostegno: il decreto delegato non garantisce la continuità didattica 
Ddl inclusione: che fine ha fatto la continuità didattica?

Istruzione professionale