Quando il mercato chiede e la scuola non risponde

Nel Focus sulle iscrizioni alla nuova scuola superiore riformata per il prossimo anno scolastico, curato dal Servizio Statistico del Miur, un breve ma efficace capitolo è riservato al rapporto tra domanda di mercato e domanda di formazione degli studenti, sulla base di una indagine del servizio informativo Excelsior 2010 dell’UnionCamere (tavole 3.1 e 3.2).

L’analisi del fabbisogno delle imprese – osserva il Servizio statistico del Miur – fa emergere che nel 2010 alcune figure professionali, fra cui “Contabile e assimilati”, non trovano sufficiente risposta alla richiesta proveniente dalle imprese; nonostante ciò l’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing” degli Istituti tecnici e l’indirizzo “Servizi commerciali” degli Istituti professionali segnalano delle significative flessioni degli iscritti. In effetti il primo indirizzo scende dall’11,9% di iscritti del 2010-11 al 10,9% dell’anno prossimo (il fabbisogno delle imprese è del 20,6%), mentre il secondo indirizzo scende dal 3,9% al 2,5% (il fabbisogno delle imprese si aggira invece sul 30%).

Nel commento sul Focus delle iscrizioni 2011-12 il Servizio statistico del Miur osserva ancora che “Anche la domanda di diplomati tecnico-professionali da parte delle imprese è aumentata per le figure professionali dei tecnici meccanici, che rappresentano in assoluto quelle con la maggiore difficoltà di reperimento (49,3%) e degli elettrotecnici (48,2%). Altrettanto problematica è la ricerca di tecnici informatici, elettronici, chimici, biologi e tecnici delle biotecnologie. Non sfugge a questo disallineamento tra domanda e offerta neanche il settore tessile, abbigliamento-moda, dove la richiesta di figure tecniche, forte nonostante la concorrenza internazionale, non trova adeguata risposta”.

Un disallineamento tra domanda e offerta – segnalato e approfondito da tempo da Tuttoscuola – che richiede con urgenza una forte politica di sostegno all’orientamento scolastico.