Libri di testo gratuiti per gli studenti delle aree colpite dal terremoto: i criteri per l’esenzione

Libri di testo gratuiti, a settembre, per gli studenti delle aree colpite dal terremoto, per un totale di 140 Comuni coinvolti. Lo prevede la convenzione siglata tra il Ministero dell’Istruzione e l’associazione italiana Editori (AIE), sintetizzata in una circolare che inviata alle scuole con modalità e scadenze per accedere all’agevolazione. Resi noti i criteri per ottenere l’esenzione.

La distribuzione gratuita dei testi varrà per i prossimi due anni scolastici, il 2017/2018 e il 2018/2019. Il nuovo accordo amplia quello siglato nell’autunno del 2016 per la fornitura di libri ai ragazzi di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Acquasanta Terme, allargando l’iniziativa a tutti gli alunni delle aree colpite da eventi sismici.

“È un impegno importante – sottolinea la ministra Valeria Fedeli – Ringrazio il presidente del Gruppo Educativo Aie, Giorgio Palumbo, per la sensibilita’ mostrata e per aver voluto dare continuita’ ad un intervento che mette al centro gli studenti”. L’iniziativa Miur-Aie “si inserisce nel solco delle azioni che si stanno mettendo in campo per riportare alla normalita’ territori duramente colpiti – prosegue -. Queste non sono iniziative scontate, ma il segno tangibile che unendo le forze si possono offrire soluzioni concrete e durature nel tempo”.

Di seguito i termini per l’esenzione:

– avere la residenza in uno dei comuni colpiti dal sisma;
– certificazione di inagibilità della casa;
– livello Isee non superiore a 32mila euro.

L’eventuale stato di disoccupazione e/o la perdita dell’attività produttiva sono condizioni che concorrono a determinare il livello di priorità.

Non sono mancate le proteste dopo la pubblicazione dei criteri: “Avere una casa agibile è una bella fortuna ma non può essere una discriminante. Tra l’altro si è esteso il benefit a 140 comuni ma non tutti hanno avuto gli stessi danni. Arquata del Tronto dove vivo io ha il centro distrutto, le macerie stanno ancora lì mentre a pochi chilometri da noi ci sono paesi che non hanno avuto i nostri stessi problemi. Avrei concesso i libri gratis a meno comuni ma a più persone”, spiega a IlFattoQuotidiano.it Ermanno Cellini, insegnante con la moglie ad Arquata. “Dello stesso parere Andrea Ferretti, del movimento Chiedi alla polvere: “Abbiamo visto se mia sorella poteva aderire ma siamo esclusi. La mia famiglia non rientra perché ha la casa inagibile ma ci sono altri criteri che non corrispondono a quelli richiesti. Si tratta di richieste troppo stringenti soprattutto quella riguardo l’Isee. Come sempre non si è cercato di capire qual è la famiglia in difficoltà scegliendo dei parametri stabili negli uffici a Roma”.

Dal Ministero dell’Istruzione si sono invece detti stupiti della polemica: “La prima donazione – spiegano i vertici del Miur – è stata messa a disposizione gentilmente dall’Aie. Un nuovo accordo amplia quello siglato precedentemente ma ha costretto il Ministero a determinare dei criteri nella donazione. Ora, per poter sfruttare al meglio i fondi disponibili ,è stata stabilita una procedura che consente di dare la priorità alle famiglie in maggiore stato di difficoltà. Tra l’altro la distribuzione gratuita dei testi varrà per i prossimi due anni scolastici, il 2017/2018 e il 2018/2019