La grande fuga verso i licei/2: per De Mauro è colpa della Moratti

Secondo l’ex ministro Tullio De Mauro, intervistato da “Repubblica” (30 gennaio) la fuga dai tecnici accade “per merito della signora Moratti, che quand’era ministro ipotizzò di regionalizzare le scuole tecniche lasciando allo Stato i licei“, ma anche per colpa della “famigerata macchina del ‘POF’, il piano dell’offerta formativa, che rappresenta ormai il contratto integrativo delle scuole” e nella cui gestione, sembra sottintendere l’ex ministro, i licei sono evidentemente più abili degli altri tipi di istituto.
Ma poi De Mauro fa un’altra considerazione, meno severa verso il modello “duale” della Moratti: “Un tempo c’erano la strada classica o quella tecnica: non dico fosse l’ideale, però oggi abbiamo intere generazioni allo sbando“. E inoltre “le opzioni sono troppe, e bisognerebbe semplificare“.
Insomma, secondo l’autorevole linguista, ma anche esperto conoscitore della nostra scuola, occorrerebbe fare marcia indietro sia rispetto all’ossessione licealista (presente, va notato, non solo nella riforma Moratti ma anche in quella Berlinguer, ereditata dallo stesso De Mauro), sia rispetto alla degenerazione dell’autonomia delle scuole.