Il banco monoposto salverà la capienza delle aule?

Il commissario Arcuri, preposto agli acquisti per conto del ministero dell’Istruzione, ha stimato che il 40-50% dei banchi attuali su cui siedono nelle aule delle scuole statali 7 milioni e 600 mila alunni non siano monoposto e, pertanto, non adeguati a consentire il distanziamento imposto dalle nuove misure decise dal CTS. Quel 40-50% di banchi da acquistare prima della ripresa di attività a settembre non riguarda la scuola dell’infanzia; pertanto il fabbisogno, considerato che la popolazione scolastica delle scuole del primo e del secondo ciclo è di circa 6 milioni e 700 mila unità, riguarderebbe l’acquisto di circa 2,7/3,4 milioni di banchi monoposto.

Non conosciamo la fonte da cui sono stati ricavati per stima quei dati, ma poiché sarà il numero esatto dei nuovi banchi monoposto a definirne il fabbisogno complessivo e i relativi costi, dovrà esserci un rapidissimo monitoraggio sulle scuole per acquisirne in dettaglio e presto l’esatta entità.  

Per il momento non entriamo nel merito dei costi complessivi per l’approvvigionamento né dei banchi monoposto né delle mascherine e di altri ausili i cui acquisti saranno rimessi alle scelte del commissario. Ci soffermiamo, invece, sulla strategia del monoposto che dovrebbe risolvere o ridurre notevolmente il problema del distanziamento statico e dinamico all’interno dell’aula.

Certamente i banchi bi/triposto hanno maggiore ingombro, ma la loro sostituzione potrebbe non risolvere, come auspicato da qualcuno, il reale problema del distanziamento nelle aule.

Osservando attentamente le rappresentazioni inserite nei manuali operativi predisposti dagli USR Veneto ed Emilia Romagna, sembra avere particolare valore, ai fini dell’individuazione della capienza massima dell’aula, anche la distanza tra le righe e tra le colonne di banchi per integrare la situazione statica dei banchi con quella dinamica per assicurare lo spazio di mobilità.

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in una recente intervista su La7, ha ricusato quelle indicazioni sulla situazione dinamica, probabilmente per mancata risposta in tal senso da parte del CTS. Ma il problema resta.

In una delle raffigurazioni riportate per lo spazio d’aula (USR Emilia Romagna) dove sono presenti soltanto banchi monoposto, la differenza tra situazione statica e situazione dinamica è di 8 posti. Infatti nella situazione statica possono essere previsti 28 banchi (e 28 alunni), mentre in quella dinamica i banchi scendono a 20 per altrettanti alunni.

La capienza massima, in quel caso, si riduce di oltre un quarto, nonostante i monoposto.

La soluzione definitiva, quindi, non sembra essere il monoposto, bensì le distanze tra righe e colonne di banchi.

Ben vengano (e presto), comunque, i banchi monoposto che serviranno a razionalizzare gli spazi, ma probabilmente non risolveranno i problemi d’aula dove, invece, avranno prioritaria importanza gli spazi di mobilità.