Rientro in classe e spazi d’aula: i manuali operativi di USR Veneto ed Emilia Romagna

In attesa di un cruscotto informativo che dovrebbe consentire alle istituzioni scolastiche di verificare la rispondenza alle nuove misure di distanziamento e di capienza di ogni singola aula delle scuole dipendenti, alcuni Uffici scolastici regionali stanno fornendo indicazioni operative per il rientro in sicurezza a scuola per il prossimo anno scolastico con esemplificazioni di accertamento dei distanziamenti in aula, di organizzazione flessibile della didattica in presenza, per gli accessi a scuola, per la mobilità all’interno degli edifici e per l’impiego delle risorse umane.

In particolare sono indubbiamente meritevoli di attenzione il “Manuale operativo” dell’USR Veneto (Direttore Generale Carmela Palumbo) che spazia in modo dettagliato, documentato e intelligente sulle principali questioni che attengono al rientro in sicurezza e quello monotematico, non meno efficiente e puntuale, dell’USR Emilia Romagna “Materiali di ripartenza – Spazi d’aula” (Direttore Generale Stefano Versari), riferito espressamente all’oggetto preliminare di ogni verifica operativa che sarà rimessa – se mai verrà effettivamente varato – al fantomatico cruscotto informativo.

Circoscrivendo le considerazioni alla sola questione degli spazi d’aula che – ripetiamo – rappresenta il problema da affrontare subito, in quanto condiziona molti altri successivi aspetti del rientro a settembre (spazi alternativi interni o esterni, modifica degli orari, potenziamento degli organici), emerge una prima considerazione non sempre direttamente espressa in quei materiali operativi: non esiste una soluzione unica, semplice, valida per tutte le 373 mila aule delle scuole statali italiane.

Occorre un quid discrezionale di adattamento e verifica dei posizionamenti.

Un altro elemento che, anche nelle esemplificazioni degli esperti di Tuttoscuola era emerso come parametro necessario, è lo spazio di mobilità all’interno all’aula (non solo statico da bocca a bocca, ma dinamico tra i banchi).

In tal senso, ad esempio, l’USR Emilia Romagna ha chiesto al CTS opportuni chiarimenti.

Nelle indicazioni esemplificative per il posizionamento dei banchi sistemati in colonne e distanziati tra righe di banchi, le indicazioni operative dei due USR differiscono di poco, ma rafforzano comunque l’esigenza prioritaria di quantificare gli spazi di mobilità all’interno dell’aula, al fine di conoscerne la capienza massima.

Tra le documentazioni fornite dall’USR Veneto ve n’è una, riportata in appendice al documento che riporta per ogni provincia delle regione la ricognizione delle 28.139 aule ordinarie individuate secondo la loro superficie lorda. Il che conferma quanto Tuttoscuola aveva già evidenziato che le scuole da tempo hanno documentato questi dati d’aula e che è inspiegabile che, come segnalato da ANP, in certe regioni se ne vada nuovamente a chiedere l’invio con supplemento di lavoro delle segreterie e perdita di tempo prezioso per le ricognizioni. 

Si nota chiaramente che quei due documenti sono il risultato di ricerche ed elaborazioni, anche di carattere tecnico condotte da diverse settimane. È pensabile che a breve altri USR forniranno indicazioni operative analoghe.