Decreto scuola e didattica a distanza obbligatoria: serve contrattarla con urgenza

Sono trascorsi molti giorni da quando la prima bozza del decreto scuola è uscita clandestinamente dal Ministero dell’Istruzione, seguita da altre bozze sempre più dettagliate e dalla parvenza di attendibilità. La Presidenza del Consiglio ha già comunicato che il decreto scuola è stato approvato, ma il suo testo sembra tuttora in fase di perfezionamento, tant’è vero che il decreto non risulta tuttora tra gli atti firmati dal presidente della Repubblica.  In attesa, quindi, di disporre del testo ufficiale e definitivo del decreto scuola, procediamo con cautela nei nostri commenti sulle disposizioni riportate, nonostante i media diano per definito quanto definito ancora non c’è. Parliamo ora della parte di decreto relativa alla didattica a distanza.

Nell’ultimo testo in circolazione c’è infatti un passaggio delicato che ha già fatto storcere il naso ai maggiori sindacati rappresentativi della scuola e ha provocato la dura reazione dei sindacati di base. Ci riferiamo a quanto previsto dall’art. 2, comma 3 del decreto in bozza: “In corrispondenza della sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica, il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione”.

Il termine “assicura” è ben diverso da “può assicurare”: significa, senza dubbio, obbligo di prestazione.

Fin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, quando si è cominciato a parlare di didattica a distanza, la questione dell’obbligo da parte dei docenti di effettuarla ha creato reazioni e riserve negli ambienti sindacali e, in particolare, in quelli di base. Sembra ci siano tuttora docenti che si astengono dalla DAD o altri che, comunque, la svolgono volontariamente, ma non come obbligo di lavoro.

Tra pochi giorni, appena sarà entrato in vigore il decreto scuola e se sarà confermata la disposizione, non potranno esserci deroghe per nessuno: la DAD sarà obbligatoria per tutti i docenti.

Il testo fa riferimento in qualche modo a norme contrattuali: “Le prestazioni lavorative e gli adempimenti connessi dei dirigenti scolastici nonché del personale scolastico, come determinati dal quadro contrattuale e normativo vigente…”.

Il riferimento generico al contratto c’è, ma potrebbe non bastare, perché la situazione attuale richiede norme contrattuali specifiche ad hoc.

Riteniamo quindi che sia necessario e urgente aprire da subito con i sindacati una contrattazione sulla materia con la quale vengano definiti modi, tempi, limiti e contenuti di questa prestazione. Subito.

In questa drammatica fase che il nostro Paese sta attraversando, dove la sopravvivenza della scuola italiana richiede di passare da questa eccezionale modalità di insegnamento-apprendimento con la didattica a distanza, occorre unità di intenti e di azioni.

La scuola non può permettersi il lusso di vedere divisi i soggetti istituzionali che la sostengono.