Coronavirus: la grande risposta della scuola

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La scuola non chiude, anzi resta aperta e rilancia. Quanto sta avvenendo in tante scuole italiane, pur nelle condizioni drammatiche di questi giorni, è una conferma della vitalità e delle grandi risorse endogene del sistema educativo italiano: quelle sulle quali Tuttoscuola ha scommesso proprio quest’anno con l’avvio del progetto la scuola che sogniamo e che trovano riscontro nelle generose adesioni all’iniziativa #LaScuolaAiutaLaScuola.  

È importante che la scuola, intesa come comunità relazionale continua tra docenti e studenti, non subisca interruzioni, e che il rapporto con gli alunni e le loro famiglie sia alimentato quotidianamente. Per fortuna la diffusione di internet e degli smartphone (per i quali l’Italia non sfigura nei confronti: secondo il Pew Research Center – dati 2019 – il 71% dei cittadini italiani ne possiede uno, non lontano dal 78% della Germania o dall’80% degli USA) consente un livello e una intensità di comunicazione impensabile fino a pochi anni fa, ma mai come in questa circostanza vanno attivate e incoraggiate da parte degli insegnanti iniziative di circuitazione e di solidarietà orizzontale tra le famiglie, anche per evitare nuove forme di esclusione sociale. Obiettivi: evitare la discontinuità didattica, garantire la continuità delle relazioni tra insegnanti e studenti.

Iniziative che sarebbero utili e produttive in particolare nelle scuole primarie e secondarie di primo grado situate in alcune regioni italiane e in certi quartieri di grandi città come Milano, Roma, Torino, Napoli, Bari o Palermo, dove si rileva una più elevata incidenza della dispersione scolastica. Proprio per questo alcune di queste scuole saranno anche inserite nel programma di gemellaggio previsto da #LaScuolaAiutaLaScuola, cui si è unita con convinzione Save the Children (https://www.tuttoscuola.com/lascuolaaiutalascuola-liniziativa-incontra-la-collaborazione-di-save-the-children-per-non-rubare-piu-tempo-alla-scuola/ ), per beneficiare del tutoraggio necessario per sviluppare il loro sistema di didattica a distanza.

Il valore aggiunto di queste forme di collaborazione è proprio quello di intervenire tempestivamente nel sostegno della continuità didattica laddove sarebbero più negative le conseguenze di una sospensione delle lezioni, e del rapporto quotidiano dei bambini con gli insegnanti e con la socialità costruttiva dell’ambiente scolastico.

Il successo dei webinar di Tuttoscuola da ‘tutto esaurito’ (negli accessi, ma si può sempre guardare le registrazioni), nei quali è intervenuta in più occasioni anche la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, in particolare di quelli dedicati a come le scuole possono interagire con gli studenti e tra di loro, lascia sperare che il bene prezioso della continuità didattica sarà preservato. E’ possibile, e allora si deve fare. 

#LaScuolaAiutaLaScuola è partita anche con i corsi di formazione rivolti ai docenti per organizzare le lezioni a distanza. Tra venerdì e sabato 1.200 docenti hanno fruito gratuitamente di un corso tenuto dai docenti esperti dell’IC Ungaretti di Melzo, un istituto comprensivo statale di eccellenza premiato anche a livello internazionale: https://www.tuttoscuola.com/lascuolaaiutalascuola-partecipa-alla-formazione-gratuita-e-fai-partire-la-didattica-a-distanza/