Giannini: Il rinnovo dei contratti sarà affrontato dopo la legge di stabilità

Sulle supplenze, l'instabilità dei primi mesi è stata ridotta

Il tema del rinnovo dei contratti nel settore della scuola “lo affronteremo in modo collegiale all’interno del governo e per quanto riguarda i tempi non posso che condividere le indicazioni date dal ministro Madia: bisogna aspettare la legge di stabilità. Tuttavia, mi preme sottolineare che con la legge la Buona Scuola gli stipendi degli insegnanti sono aumentati, sia per tutti, con la card da 500 euro, sia con la quota di 200 milioni all’anno destinata al merito“. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a margine di un convegno sulla Prima guerra mondiale a Roma rispondendo ai giornalisti in merito alla sentenza arrivata ieri dal tribunale di Roma che ha sancito l’obbligo, per la presidenza del Consiglio e l’Aran di rinnovare il contratto di lavoro dei lavoratori della scuola.

Per quanto riguarda le supplenze “il fenomeno dell’instabilità dei primi tempi è stato enormemente ridotto“, ha spiegato il ministro.

Una semplice comparazione di quello che avveniva gli scorsi anni e di quello che è accaduto quest’anno fuga ogni dubbio – ha detto il ministro – sulla situazione delle supplenze. Finora venivano sempre assegnate dopo l’inizio dell’anno scolastiche, quest’anno sono state attribuite tutte entro l’otto settembre, salvo qualche caso isolato“.

Il ministro ha quindi ricordato che “il numero degli insegnanti prima della Buona Scuola era 750 mila, arriviamo a 100 mila in più a potenziamento realizzato, quindi si toccherà quota 850 mila. L’incidenza delle supplenze era del 12%, quest’anno arriviamo al 10% e l’anno prossimo verranno dimezzate“.