Febbraio di passione per ATA e LSU

Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) del comparto scuola ricorderà con poco piacere questo mese di febbraio che si sta concludendo.

Nonostante impegni e dichiarazioni solenni, già nello stipendio di questo mese per qualcuno ci sarà la decurtazione per il recupero degli scatti annullati. Da marzo la decurtazione sarà generalizzata.

La promessa ne prevede la restituzione, ma per il momento, nel più crudele del solve et repete (prima paghi poi protesta), la busta paga viene alleggerita. I sindacati della scuola già pensano sia necessaria una specifica norma di legge interpretativa per tagliare il nodo gordiano dei contestati provvedimenti  amministrativi.

Ad ogni buon conto quattro sindacati rappresentativi del settore (Cisl, Uil, Snals e Gilda), oltre ad operare presso il Parlamento per ottenere un emendamento risolutivo, hanno proclamato la mobilitazione della categoria.

Per conto suo l’altro sindacato rappresentativo (Flcgil) ha proclamato per il personale ATA un mese di astensione da ogni attività aggiuntiva a partire da domani.

Mese di sofferenza anche per 24 mila ex-LSU, i lavoratori precari assunti da agenzie per le pulizie nelle scuole. La riduzione dei finanziamenti delle agenzie di lavoro ha comportato la drastica riduzione dei loro stipendi.

In questi giorni hanno occupato diverse scuole del napoletano e della Campania.

Il 4 marzo per loro ci sarà uno sciopero nazionale organizzato dai sindacati di appartenenza (non sono le OO.SS. del comparto scuola).

Soffre il personale ATA, soffrono gli ex-LSU, ma subiscono il disagio delle loro proteste anche gli alunni delle scuole coinvolte.