Polemica sui fondi per la dispersione scolastica

I 15 milioni di euro del DL 104/2013, “L’istruzione riparte”, per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica, nel momento dell’attuazione sta creando qualche polemica.

Il decreto applicativo (dm 87 del 7 febbraio 2014) riporta una tabella con il riparto delle somme assegnate ai singoli uffici regionali.

Sui criteri seguiti dal Miur è piovuta una critica (repubblica.it) perché il riparto sarebbe stato fatto sulla base dell’entità della popolazione scolastica, assegnando, in tal modo, meno risorse a regioni come la Campania e la Sicilia dove è maggiore l’incidenza degli abbandoni e delle ripetenze, a favore di regioni del centro-nord dove il tasso di dispersione risulta minore.

A dir la verità la tabella B del riparto dei 15 milioni agli uffici scolastici regionali non riporta soltanto il numero complessivo degli studenti, ma anche una compensazione a favore delle regioni che registrano un tasso di dispersione sopra la media nazionale.

Il sottosegretario Marco Rossi Doria spiega le ragioni della scelta: “La dispersione scolastica è una grande questione nazionale. E i dati ci dicono che anche nelle periferie urbane del centro-nord gli abbandoni hanno raggiunto e superato i livelli di guardia. Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, inoltre, hanno avuto 50 milioni di fondi europei per il biennio in corso e stanno lavorando già per battere la dispersione“.