Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

BES, si cambia. In meglio

Una nuova nota ministeriale (prot. 2563 del 22/11/2013) contiene le attese modifiche alla CM n. 8/2013 sui Bisogni Educativi Speciali (BES), annunciate con la precedente nota dello scorso 27 giugno, subito dopo l’incontro con i sindacati della scuola, che avevano manifestato forti perplessità sulle procedure conseguenti alla direttiva del ministro Profumo del dicembre 2012 (peraltro, a quanto sembra, mai registrata alla Corte dei Conti).

La prima novità, già prefigurata nella nota di giugno, riguarda il carattere sperimentale, e non più obbligatorio, delle misure applicative dei BES. Le scuole sono invitate infatti a sperimentare e monitorare procedure, metodologie e pratiche anche organizzative: “Il percorso di sperimentazione e monitoraggio troverà adeguato spazio nel portale online che sarà a breve reso disponibile” (sul sito del Miur).

Una seconda importante novità riguarda il ruolo del Consiglio di classe che, secondo la CM 8/2013, avrebbe dovuto individuare (diagnosi) gli alunni con BES e attivare i conseguenti interventi specialistici personalizzati: ora la diagnosi sarà affidata a un soggetto esterno (serve una certificazione medica), mentre al Consiglio di classe competerà decidere autonomamente, esaminata la certificazione medica e la richiesta presentata dalla famiglia, se e come intervenire: “Non è compito dells scuola – precisa la nota ministeriale – certificare gli alunni con BES, ma individuare quelli per i quali è opportuna e necessaria l’adozione di particolari strategie didattiche“.

Il Miur precisa inoltre che per gli stranieri di recente immigrazione gli intrrventi finalizzati all’apprendimento della lingua italiana devono avere carattere transitorio e che il gruppo di lavoro del l’inclusione (GLI), così come altri soggetti e momenti organizzativi previsti tassativamente dalla CM 8/2013, devono essere intesi come “suggerimento operativo”.  

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