Licei di 4 anni: no da Flc-Cgil e Snals

Dopo l’Anief anche la Flc Cgil e lo Snals contestano la sperimentazione avviata dal ministro Carrozza finalizzata a ridurre di un anno la durata del percorso di studi della scuola secondaria di secondo grado,

Continua a non convincerci“, dice il segretario della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo. “Nel merito, perchè si affronta il tema della durata dei cicli scolastici con una sconcertante superficialità, non tenendo conto quindi della finalità dei due cicli di istruzione, nè dei curricoli nè degli effetti sul personale” che subirebbe un ulteriore “taglio di 46.000 docenti e alcune migliaia di personale Ata” dopo i 22.000 posti tagliati dalla riforma Gelmini.

Ma c’è anche un problema di metodo, prosegue il sindacalista, perchè “rileviamo una straordinaria continuità di intenti con l’ex ministro Profumo: nessun confronto e decisioni prese nel chiuso di qualche stanza ministeriale da sparuti gruppi di esperti“. Questa “politica del fatto compiuto, senza confronto e partecipazione, riteniamo che sia profondamente sbagliata e perdente“.

Contrario anche il segretario dell’autonomo Snals, Marco Paolo Nigi, che preferirebbe, caso mai, “ridurre di un anno, invece che la durata, l’età e portare la maturità a 18 anni anzichè a 19, anticipando di un anno l’accesso alle elementari, magari rendendo obbligatorio l’ultimo anno della scuola d’infanzia“.

Per non parlare, aggiunge, delle “cattedre a rischio con questa sperimentazione“. “Mentre in direzione contraria, aumentando cioè i posti di lavoro per i docenti, va la proposta dello Snals-Confsal di rimodulare tempo di scuola e tempo di apertura delle scuole“, rilanciata in questi giorni in occasione del Consiglio generale del sindacato (Nigi si riferisce alle lezioni private ‘intra moenia’, ndr).