Gilda: ‘uno sciopero per la scuola’

Secondo il sindacato autonomo sulla scuola e sugli insegnanti è ora di voltare pagina

Con questa parola d’ordine la Gilda chiama all’appuntamento del 15 novembre gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado e traduce nei fatti la volontà di non rompere il fronte sindacale dinanzi alle scelte del governo in materia di politica scolastica.

Diverse le manifestazioni Gilda: a Milano e Palermo manifestazioni e cortei, a Roma, Perugia, Reggio Emilia, Cagliari, a Trento, a Foggia presidi per la firma delle cartoline indirizzate ai Presidenti delle Regioni con la richiesta di referendum abrogativo della Riforma Moratti. “La pluralità delle dimostrazioni – secondo il coordinatore nazionale della Gilda, Alessandro Ameli – rappresenta simbolicamente, pur nella distinzione geografica, l’unità degli insegnanti italiani. La piattaforma dello sciopero Gilda è centrata innanzitutto contro la Riforma che ha gettato le scuole italiane nel caos. La Gilda si oppone fermamente ad una riforma finalizzata unicamente al risparmio di spesa nell’istruzione statale, con tagli di organico e di risorse economiche. Una riforma che incide pesantemente sulla organizzazione degli insegnamenti e degli apprendimenti, sugli orari e sulle discipline, riducendo spazi e possibilità ai docenti e agli studenti. Contro scelte che negano futuro ai giovani ed ad un esercizio dignitoso della professione docente è dovere opporsi. Parallelamente allo sciopero la Gilda sta portando avanti in tutte le regioni una campagna di sensibilizzazione affinché 5 consigli regionali promuovano un referendum abrogativo della Legge 53“.