Cisl Lombardia: rinviare chiamata di un anno

Un discutibile efficientismo di facciata da parte del Miur, che non ha acconsentito al rinvio di un anno dell’avvio della chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici, sta provocando un caos organizzativo mai visto nelle scuole costringendo i dirigenti scolastici a revocare le ferie del personale e le proprie per procedere alla definizione dei bandi oltre tutto in tempi ristrettissimi“. E’ quanto denuncia la Cisl scuola della Lombardia, sottolineando che “è evidente che la maggior parte dei dirigenti, a fronte di tempi così ristretti e per non incorrere in contenziosi, non procederà con la chiamata diretta, come prevede la legge, bensì con la chiamata surrettizia sulla base di una graduatoria non ufficiale, costruita con i criteri di quelle vecchie, procedendo in un senso diverso da quanto previsto dalla legge“.

Il rinvio delle operazioni di un anno – conclude la nota – “sarebbe da considerare di buon senso e consentirebbe di mettere a punto gli strumenti necessari per rendere effettiva ed efficiente l’applicazione della legge sulla ‘Buona scuola’. In alternativa si chiede che venga applicato, per quest’anno, quanto previsto dal comma 82 della Legge 107 che prevede di mettere in capo le operazioni agli uffici scolastici regionali“.

Il comma citato dalla Cisl riguarderebbe per la verità solo i casi dei docenti che non hanno ricevuto o accettato proposte dai dirigenti scolastici, e i casi di ‘inerzia’ di questi ultimi. La Cisl ne chiede l’applicazione in deroga della legge. Ma occorrerebbe un provvedimento legislativo d’urgenza.