
I ricordi più belli che i ragazzi venuti a studiare in Italia si porteranno a casa? L’affetto della famiglia ospitante e il rito, tutto italiano, del cibo.
E’ quanto emerge da un sondaggio condotto da Intercultura, la onlus che da 55 anni promuove gli scambi scolastici, tra gli oltre 700 ragazzi, provenienti da tutto il mondo, tra i 15 e i 18 anni, che hanno studiato quest’anno in una scuola italiana e si apprestano ora a tornare a casa.
Interrogati da Intercultura con un questionario sui “vizi e le virtù degli italiani”, i ragazzi non hanno dubbi sul ricordo più bello che si porteranno a casa. Ai primi due posti con il 23% e il 14% sta il rapporto magico con i ‘fratelli’ e le ‘sorelle’, che rimarranno tali per tutta la loro vita, e l’affetto dei genitori ospitanti. Sul terzo gradino del podio, con l’8% dei voti, non poteva mancare la ritualità del mangiare tutti assieme.
Volendo giocare sul tema delle virtù cardinali, gli studenti stranieri ritengono che, a contraddistinguerci maggiormente sono la temperanza ovvero l’equilibrio nel gestire i piaceri e il divertimento (31% delle risposte) e la fortezza (26%), addebitata in particolare ai genitori ospitanti. Seguono la giustizia (8%)e la prudenza (2%).
Quanto al vizio dominante, per gli intervistati, è senz’altro la gola (55% delle risposte), peccato assolto da tutti perché rappresenta il momento principale di incontro della famiglia e degli amici.
A scegliere l’Italia, sono soprattutto gli studenti dai Paesi europei (28%), quindi da quelli del Nord America (30%), seguiti dai ragazzi del Centro-Sud America (18%), dell’Oceania (16%), soprattutto dall’Australia (10.6%), dell’Asia (8%), mentre solo il 2% arriva dall’Africa.
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