Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Scuola e immigrazione/3. La via maestra di un modello pluralista e interculturale

Da questo punto di vista la soluzione ‘francese’ della completa separazione tra educazione scolastica (laica e ideologicamente neutra) e libero esercizio – purché esterno alla scuola – delle pratiche religiose, sembra la più rispondente all’esigenza di un modello educativo pluralista e interculturale, il più coerente con l’obiettivo strategico di difendere e valorizzare le caratteristiche e il patrimonio culturale del mondo ‘occidentale’.

In fondo anche la scelta italiana, effettuata con il Concordato del 1984, di rendere facoltativa la frequenza dell’ora di religione va nella stessa direzione perché assegna all’insegnamento della religione cattolica un ruolo di proposta e di interlocuzione culturale, senza pretese di superiorità o esclusività rispetto ad altre visioni del mondo.

E allora, ci si potrebbe chiedere, come mai proprio la Francia è stata colpita, all’inizio e alla fine del 2015, da attentati sanguinosi e iperideologici come sono stati l’assalto alla redazione di Charlie Ebdo e la strage del Bataclan di Parigi? E come mai i protagonisti degli attentati sono in buona parte soggetti acculturati, addirittura formatisi nelle scuole francesi? Forse il modello francese finisce per mostrare gli stessi difetti del multiculturalismo di scuola anglosassone, operando di fatto come quest’ultimo come bacino di coltura dell’integralismo religioso?

Riteniamo di no: alla base della radicalizzazione dei protagonisti delle sanguinose vicende parigine non sta il modello educativo, ma l’emarginazione sociale dei giovani, pure acculturati, che vivono nelle banlieu e in altre zone della Francia altrettanto degradate nelle quali la mitologia del riscatto attraverso la ‘guerra santa’ e gli attentati suicidi finisce per costituire un’alternativa alla disperazione. Ma qui la soluzione del problema risiede nel cambiare non il modello educativo, ma quello dell’inserimento sociale e lavorativo dei giovani immigrati.

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