Verso i contratti pubblici: chi entra e chi esce

Il 26 giugno l’Aran e le confederazioni sindacali hanno definito il contratto quadro per i rinnovi dei contratti per il quadriennio 2002-2005.
Tutto il personale del comparto scuola, docenti e personale Ata, viene compreso in un unico contratto, come ormai si sapeva, dopo che il ministro Frattini aveva stoppato la proposta del ministro Moratti che avrebbe voluto per i docenti un contratto separato.
Al margine dell’accordo tuttavia l’Aran ha dichiarato, con separata posizione a verbale, la propria intenzione di volere individuare distinte sezioni per il personale docente e non docente. Potrebbe essere, sindacati permettendo, l’avvio di una futura contrattazione separata per i docenti, come desidera il ministro e come auspicano alcune associazioni dei docenti.
L’accordo quadro ha anche modificato la precedente collocazione nel comparto scuola del personale dell’ex-Bdp ed ex-Cede, che nella prossima contrattazione verrà inserito nel comparto della Ricerca come personale rispettivamente dell’Indire e dell’Invalsi.
Dopo l’emanazione degli atti di indirizzo del Governo – c’è di mezzo anche qui il Dpef (Documento di programmazione economica e finanziaria) – i contratti dei comparti pubblici, compreso quello della scuola, dovrebbero formalmente partire (poi se ne parlerà sostanzialmente in autunno).