Verso gli Stati Generali. Si complica il quadro politico

Le importanti novità contenute nel rapporto Bertagna hanno suscitato commenti di diverso segno. Tra i pareri critici era facile aspettarsi quelli dell’opposizione (anche se proprio l’ex ministro Berlinguer non ha mancato di sottolineare alcuni aspetti ritenuti positivi della proposta); meno scontato era che sorpresa e contrarietà fossero manifestate anche da altri ambienti, compresi esponenti della maggioranza. Passiamone in rassegna alcune: Confindustria (che si oppone, in sostanza, al “secondo canale”); le Regioni, anche quelle guidate dal centro-destra (che rivendicano competenza esclusiva in materia di istruzione e formazione professionale); AN (il cui responsabile scuola, Valditara, ha condannato il taglio di un anno dei percorsi liceali); CCD-CDU (Beniamino Brocca ha esteso la critica anche ad altri aspetti eccessivamente “nuovistici” del Rapporto Bertagna), e perfino nuovo PSI (per il taglio dei licei e l’aleatorietà dell’area facoltativa, che giunge a comprendere anche l’educazione fisica). I sindacati, anche quelli non pregiudizialmente ostili al Governo, temono il taglio degli organici, ma sono soprattutto contrariati per il fatto che il documento entra nel merito della formazione dei docenti e di molti aspetti del loro rapporto di lavoro. Anche alcuni intellettuali vicini alla Casa delle libertà hanno preso posizione contro la quadriennalizzazione del liceo: tra questi Vittorio Mathieu, presidente della Fondazione Nova Spes.