Valutazione: il gioco dell’oca

Nel campo della valutazione di sistema l’Italia sembra destinata a restare al palo di partenza. Anzi –  come nota Giorgio Allulli in un articolo pubblicato nel numero di maggio di Tuttoscuola, intitolato “Il gioco dell’oca della valutazione” – a tornare al palo di partenza.

Così fu nella prima metà degli anni novanta dello scorso secolo, quando lo studio di fattibilità per l’istituzione del Servizio nazionale di valutazione, realizzato dal Censis su incarico del Ministero, fu messo in un cassetto. E quando una proposta avanzata dal Consiglio direttivo del CEDE (Centro Europeo dell’Educazione, successivamente trasformato in INVALSI) fu ostacolata in tutti i modi dal Ministero, che pensava allora ad un modello fondato sulla utilizzazione degli ispettori.

Venne poi l’INVALSI, che con la presidenza di Benedetto Vertecchi non ebbe la possibilità, e forse neppure il tempo, per mettere in cantiere una struttura operativa. Seguì l’ingegnere Giacomo Elias, uomo di fiducia del ministro Moratti, che provò in tre tappe a costruire un sistema nazionale di testing, prima ad adesione volontaria, poi rivolto all’universo degli studenti. Metodo giudicato però inattendibile dal successivo ministro Fioroni (i risultati si ponevano in controtendenza rispetto alle indagini internazionali), e sostituito da una rilevazione campionaria obbligatoria.

Ora, scrive Allulli, “si torna alla somministrazione volontaria dei test: nel giro di 7 anni sono dunque state cambiate 4 volte le modalità di conduzione dell’indagine per tornare alla fine al punto di partenza, come in un grande gioco dell’oca condotto però a spese delle scuole e dei contribuenti“. Sarà fatto anche un sottocampione di controllo, con controllo esterno, ma selezionando le scuole solo tra quelle che avranno aderito volontariamente, e quindi in qualche modo compromettendo la validità dei risultati. Per cui si potrebbe porre, nota Allulli, la necessità di avere un secondo sottocampione di controllo, estratto casualmente tra tutte le scuole italiane. Ma questo, a quanto risulta, non è al momento previsto…