
Valutazione dei DS tra ritardi e perplessità. Pubblicata la nota

In attuazione del decreto ministeriale 28 del 21 febbraio scorso, è stata pubblicata ieri la nota ministeriale n. 8369 con la quale si forniscono indicazioni applicative per la valutazione dei dirigenti scolastici. La valutazione dei dirigenti scolastici – una novità nel nostro sistema d’istruzione – è stata prevista dall’articolo 13 del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito con modificazioni con la Legge 29 luglio 2024, n. 106.
La valutazione spetterà ai Direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali sulla base dei risultati raggiunti e dei comportamenti professionali e organizzativi, tenendo conto degli elementi conoscitivi acquisiti, nonché della complessità del contesto in cui opera il Dirigente scolastico e garantendo una differenziazione della valutazione.
È prevista una piattaforma digitale dedicata – predisposta in collaborazione con la Direzione generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica – che sarà messa disposizione di tutti gli attori coinvolti nel processo di valutazione secondo la tempistica individuata nel Sistema.
La Piattaforma conterrà gli obiettivi, 2 indicatori e target definiti con il Decreto interdipartimentale e sarà alimentata dai dati presenti nel sistema informativo del Ministero, integrato con altri sistemi.
Teoricamente, secondo il DM 71, la valutazione dovrebbe essere riferita all’anno scolastico in corso, ma, considerata la fase avanzata di questo 2024-25, è evidente che potrà trovare applicazione effettiva soltanto dal prossimo anno scolastico.
Proprio per questo, la nota prevede che Per favorire una graduale introduzione del Sistema, tenuto conto che lo stesso viene adottato in corso d’anno, per la valutazione dei risultati dei Dirigenti scolastici riferita all’anno scolastico 2024/2025 nel citato Decreto interdipartimentale verranno definiti in maniera significativamente ridotta obiettivi, indicatori e target del procedimento di valutazione, anche con esclusione dell’obiettivo a rilevanza regionale.
Tutto ciò, comunque, non potrà escludere perplessità e forse contrarietà da parte dei dirigenti scolastici.
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