Vaccini e autocertificazione: in sostanza l’hanno spuntata i fautori della no-vax

Per i bambini da 0 a 6 anni e per la prima iscrizione alle scuole (6-16 anni) basterà una “dichiarazione sostitutiva di avvenuta vaccinazione”. È questo, in sostanza, il principale contenuto della nuova circolare sull’obbligo vaccinale, definita dal ministero della Salute d’intesa con quello dell’Istruzione.

La ministra alla salute, Giulia Grillo, ha illustrato in conferenza stampa con il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, i contenuti della nota ministeriale, precisando che “Al momento abbiamo fatto solo un atto di semplificazione amministrativa per un testo serio serve una proposta di legge parlamentare, ci vogliono i giusti tempi”.

Per Bussetti quella della ministra “è un’iniziativa meritoria”, un modo “per rendere più semplici le operazioni in famiglia sul tema delle vaccinazioni. Un atto di sensibilità verso la comunità”.

Di fatto la novità non dovrebbe aiutare i no-vax, perché se autocertificassero il falso commetterebbero un illecito. Forse.

L’avere derubricato l’obbligo effettivo di vaccinazione nella facoltà di autocertificare la situazione vaccinale, può consentire a tanti genitori di aggirare il vincolo imposto dalla legge con dichiarazioni non probanti, la cui veridicità è rimessa all’autorità scolastica (il solito dirigente scolastico-sceriffo, a cui sono state tolte le stellette ma che deve comunque assicurare “l’ordine”) che può procedere a controllo campionario, lasciando eventualmente esposti al rischio di contagio bambini in particolari situazioni critiche, compagni di classe di altri bambini autocertificati.

La materia dell’autocertificazione è disciplinata dal DPR 445/2000 “Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa” che, però, all’articolo 49 “Limiti di utilizzo delle misure di semplificazione” esclude dalla possibilità di autocertificare: “I certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità CE, di marchi o brevetti non possono essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore”.

Come la mettiamo con l’autocertificazione sulla salute vaccinale?