Vacanze meno stressanti aiutano i nostri ragazzi a crescere. Parola di psicoterapeuta

 Giornate più vuote, senza tanti impegni precisi, ‘vaccinano’ i ragazzi da possibili problemi psicologici e da disturbi come la depressione in età adulta. Parola di Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e direttore dell’Uiap (Unità italiana attacchi di panico), attiva presso la Clinica Paideia di Roma, che invita i genitori a “fare annoiare i figli d’estate” sulla base di uno studio che la psicoterapeuta ha realizzato su 600 pazienti con disagi psicologici, legati alla mancanza di autostima.

“Le vacanze estive – afferma Vinciguerra – rappresentano, se ben gestite, un momento importante per la crescita dei ragazzi. Questo periodo di calma serve loro per conoscersi e per vivere in modo più naturale il tempo. Il non essere occupati in maniera piena e pressante, come avviene durante il resto dell’anno con scuola, sport, corsi, catechismo e studio, è molto importante perché possa esserci questo processo di conoscenza di sé. Fare annoiare i figli significa aiutarli a crescere bene. Non riempiamo troppo le loro giornate anche d’estate, lasciamo che siano loro a scegliere”.

Quando il tempo dei ragazzi è organizzato e scandito da impegni voluti dai genitori, “viene tolta ai figli – continua Vinciguerra – la possibilità di conoscersi e di identificarsi attraverso le loro scelte. Loro hanno bisogno anche di questo per poter sviluppare autostima, pilastro dell’equilibrio psicologico. Lasciamoli annoiare, pensare, vivere diversamente il tempo della giornata e trovare modo di riflettere, decomprimendosi dallo stile di vita invernale”.

Troppo spesso, dice la psicoterapeuta, “i genitori che lavorano iscrivono i figli a corsi estivi, scuole-calcio, piscina, e incastrano come un puzzle spostamenti e impegni. Oppure lasciano che giochino troppo ai videogame, anche più di due o tre ore al giorno. E’ sbagliato, perché il tempo vuoto è vitale! Quando chiederanno ‘Che posso fare?’ vorrà dire che siamo sulla giusta strada”.