Università/2. Sfida politica sui tempi

Forse l’opposizione non ha però del tutto rinunciato a sperare che qualche incidente di percorso rimetta in discussione il governo e la legge. E punta sull’allungamento dei tempi.

Lo testimonia la nota con la quale Marco Meloni, responsabile Pd per l’università, ha commentato il comunicato diffuso dall’ufficio stampa del Miur sui rapidi tempi di avanzamento dei provvedimenti attuativi della riforma.

Di 40 decreti attuativi della riforma dell’Università”, si legge nella nota, “a oggi solo 1 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale”: un bilancio “desolante” a fronte del quale l’assicurazione del ministro che 17 decreti saranno completati e pubblicati in Gazzetta Ufficiale appare “sconcertante”, tanto che “non ci sorprenderemmo se nelle prossime settimane il ministro Gelmini decidesse di diffondere un nuovo altisonante proclama per annunciare ulteriori rinvii”.

La sfida è lanciata, e si tratta di una sfida tutta politica, nella quale non sembrano contare tanto i contenuti della riforma e delle sue norme di attuazione quanto i tempi di completamento della complessa architettura della nuova università. Un primo bilancio di questo scontro sui tempi di attuazione della riforma universitaria si potrà fare tra poche settimane. Intanto però in tutti gli atenei italiani è in atto una rincorsa per approvare entro il 29 luglio i nuovi stattuti e i codici etici. E’ vero che la legge concede altri tre mesi per ultimare le operazioni, ma tutto lascia pensare che tra settembre e ottobre i giochi saranno fatti.