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Unicef lancia l’Agenda per l’infanzia

Basta discriminazioni e stop a violenza, 'monitoreremo politiche'

Garantire ai bambini “un buon inizio” di vita, con asili nido e il diritto all’allattamento al seno per tutti. Non dare spazio alle discriminazioni, siano esse legate alla povertà o al paese di provenienza. E, ancora, proteggerli dagli abusi e dallo sfruttamento, garantire loro gli spazi appropriati, a casa come a scuola, e contrastare la dispersione scolastica e l’uso di sostanze psicotiche o alcoliche.

In vista della Giornata dell’Infanzia e dell’adolescenza, l’Unicef Italia ha lanciato oggi l'”Agenda per l’Infanzia: i conti non tornano“.

L’obiettivo, spiega il presidente Giacomo Guerrera, è avviare “un monitoraggio permanente delle politiche e degli interventi che il Governo italiano metterà in atto” sull’infanzia.

Tra le raccomandazioni dell’Unicef e della OMS c’è quella di allattare al seno in maniera esclusiva i bambini almeno nei primi sei mesi. In Italia nel 2013 la durata media dell’allattamento esclusivo è stata bassa nel Mezzogiorno (3,9 mesi) e più elevata nel Nord-est (4,3 mesi).

Quanto agli asili nido c’è una carenza di strutture nelle regioni del Mezzogiorno. Nella distribuzione regionale dell’indicatore di presa in carico degli utenti per il 2012-13 ai due estremi vi sono la Calabria, con il 2,1% e l’Emilia-Romagna, con il 26,8%. Il valore medio nazionale è 13%.

Altri dati contenuti nell’Agenda riguardano il rischio di povertà o esclusione sociale più elevato nel Mezzogiorno (46,2%), tra le famiglie numerose (39,8%), con tre o più figli (43,7%), soprattutto se minori (45,4%) o con un solo percettore di reddito (46,1%).

Quanto ai minori stranieri  soccorsi al 10 ottobre ammontavano a 14.109; il 73% (10.332) non era accompagnato. Rispetto al 2014, c’è stata una maggiore proporzione di minorenni non accompagnati sul totale dei minori arrivati.

Degli oltre 91.000 minorenni in carico per maltrattamento oltre la metà ha subito grave trascuratezza, seguita da trascuratezza materiale e affettiva (47,1%), violenza assistita (19,4%), maltrattamento psicologico (13,7%), fisico (6,9%) e abuso sessuale (4,2%). Per quanto riguarda il lavoro minorile, nel 2014 il Ministero del lavoro ha accertato 172 violazioni penali.

Infine Il 26,7% degli studenti – dati del 2014 – ha consumato almeno una volta nella vita la cannabis; in aumento rispetto al 2013 (24,6%). Il 2,2% invece ha assunto cocaina o crack. L’uso di tranquillanti o sedativi è maggiormente diffuso tra le ragazze (4,8%, contro 2,9% dei maschi). Per quanto riguarda infine l’alcol, il 63% della popolazione di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica nel 2014. 

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