Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Un tour contro i disturbi dell’alimentazione

Difficoltà profonde, un profondo malessere che divora anche i nostri ragazzi. E così che si spiega ogni forma di disturbo alimentare che li e ci attanaglia. sempre più di freqnte. con sempre maggiore drammaticità.

Parte perciò domani mattina da Milano la campagna informativa e di prevenzione ‘Alimentare l’autostima: Disordini alimentari togliete il disturbo’, promossa dal Moige e con il contributo del Ministero della Solidarietà Sociale al fine di sensibilizzare i ragazzi sui disturbi del comportamento alimentare, ossia sull’alterato rapporto tra cibo e proprio corpo.

La campagna, di portata nazionale, consiste concretamente in una mostra itinerante ospitata all’interno di un bus che visiterà le scuole medie inferiori di 12 province italiane dislocate in 7 regioni diverse, per l’esattezza Milano, Como, Bologna, Pescara, Isernia, Bari, Taranto, Salerno, Avellino, Caserta, Napoli e Roma.

I ragazzi, tutti di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, visiteranno la mostra-bus con un tour guidato di circa 25 minuti per ciascun gruppo e potranno osservare dei pannelli informativi illustrati sull’argomento. Ai circa 4.700 ragazzi coinvolti nella campagna verranno anche consegnati poster e opuscoli che serviranno loro da promemoria e potranno sensibilizzare anche famiglie ed insegnanti in merito ai disturbi del comportamento alimentare e le loro conseguenze. Secondo l’ultimo rapporto dell’Eurispes sono circa due milioni i giovani italiani tra i 12 e i 25 anni, che hanno disturbi del comportamento alimentare; anoressia nervosa, bulimia nervosa e bing eating disorder (disturbo da alimentazione incontrollata, BED), ed altri disturbi del comportamento alimentare non identificati. Nella maggior parte dei casi si tratta di donne; circa il 5% delle giovani tra i 13 e i 35 anni ne soffre, ma l’incidenza sta tornando a salire anche tra i quarantenni e tra gli uomini.

In questi disturbi l’alimentazione può assumere caratteristiche disordinate ed ossessive, con rituali tali da compromettere la possibilità di consumare un pasto in modo “abbastanza normale”. Anche per questo motivo è prevalente l’opinione che l’incidenza di questi disturbi sia largamente sottostimata; a conferma di ciò il dato che solo il 10% di chi soffre di DCA chiede spontaneamente aiuto. I più noti DCA sono anoressia e bulimia; secondo i dati del Cidap, il Centro italiano disturbi alimentari psicogeni, in Italia ci sarebbero circa 1.450.000 ragazze bulimiche e 750.000 anoressiche. La bulimia nervosa, che significa letteralmente “fame da bue”, si manifesta con la tendenza ad ‘abbuffarsi’ per poi eliminare velocemente quanto ingerito attraverso il vomito o con abuso di lassativi. Questo disturbo è anche piuttosto difficile da diagnosticare in quanto generalmente non si accompagna a significative variazioni di peso, tanto che molti specialisti lo considerano un “disturbo epidemico nascosto”. I dati epidemiologici parlano di un’incidenza di circa il 3% nella popolazione femminile. Al contrario l’anoressia nervosa si manifesta con il rifiuto del cibo e con una forte perdita di peso; questo disturbo in un 3 – 5% circa di casi porta alla morte.

Forgot Password